Zeman migliora, il figlio Karel: “Il percorso riabilitativo procede”

Il figlio di Zdenek Zeman, Karel, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport, commentando le condizioni di salute del padre

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Redazione Solo la Roma - La Redazione
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Qualche mese fa Zdenek Zeman è stato ricoverato per ischemia cerebrale e adesso sta proseguendo la propria fase di recupero. Anche di questo ha parlato il figlio Karel, intervistato da La Gazzetta dello Sport: È in progressivo miglioramento, il percorso riabilitativo procede e rispetto a ciò che ha subito si può essere soddisfatti. Io tutti i giorni pubblico un pensiero di personaggi famosi: ma sono espressioni nelle quali mi rivedo in quel momento. Sono riferimenti a me stesso e però stavolta è partita la dietrologia”.

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Karel ha poi raccontato suo padre sotto diversi punti di vista: “Il mio eroe, anche se fosse stato un papà come gli altri. Io fino a sei anni dormivo tra le sue braccia. A due ha cominciato a portarmi agli allenamenti. Osservando il calcio alla sua maniera, inseguendo la bellezza. Mai visto una squadra rapire gli sguardi come le sue. Non ce ne saranno altre così. Ha praticato cinque o sei sport anche ad ottimi livelli. Io, che mi sono dato al basket e al calcio, rispetto a lui sono un pigro”.

Karel Zeman: “Difficile essere suo figlio? Ne sono orgoglioso”

Riguardo invece il seguire le orme di Zdenek come allenatore: “Glielo dissi il giorno in cui mi laureai, 110 e lode, a Roma, in Lingue: ‘Ho studiato perché sapevo che ti avrei fatto felice ma voglio provarci anch’io’. Risposta: ‘Fai quello che vuoi, tranne questo. Sono diventato scomodo, incontrerai mille difficoltà’. Lo convinsi. ‘Voglio vederti a San Siro’, disse. E mi scoccia non esserci ancora riuscito”.

Su quanto sia difficile essere figlio di Zeman:Penso che questo concetto abbia pesato più negli altri che in me. Io ne sono orgoglioso. Ieri dicevo: basta con il calcio, ormai è un capitolo chiuso. Poi dopo un’ora, ovviamente, avevo superato quest’idea. Sospetto che gli altri abbiano meno fiducia in me di quanto ne abbia io. Mio padre disse che sono più bravo di lui? Mi viene da dire con ironia che a volte ha ragione e altre no”.

Karel ha così concluso: “Un suo difetto? Fumare. Ci ho provato anche io da ragazzo, per fare il figo, ma mi dava e mi da fastidio. Il miglior Zdenek? Ho vissuto Foggia nella fase formativa, inevitabile che ripensi a quelle stagioni. Ma Pescara e Licata non si dimenticano. Quando mi rivedrete in panchina? Siamo ottimisti dai. Ho anche postato: se i migliori non si impongono ai peggiori, i peggiori si imporranno ai migliori”.

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