La figura di Francesco Totti rimarrà per sempre nel cuore dei tifosi della Roma: un giocatore, un capitano che ha incarnato i valori e l’identità della squadra giallorossa per ben 786 presenze in 25 stagioni, insomma una vita dedicata a quei colori. L’ex attaccante si è raccontato ai microfoni di Betsson Sport, ripercorrendo le tappe più importanti della sua carriera, tra errori e gol da sogno: “Quella volta in cui rifiutai la fascia da capitano da Maradona, l’ho fatto perché per me era doveroso. Nonostante fossimo all’Olimpico, per me lui era il numero uno al mondo. È la storia del calcio”.
Poi continua, rispondendo anche alle domande dei fan: “Adesso ho paura, era una frase che ho detto durante l’ultima partita e ancora adesso ne continuo ad avere purtroppo. È una cosa normale. Dopo anni di agonismo, abbiamo sempre un po’ di paura a lasciare il calcio, perché non sai quello che trovi. Oggi in Serie A nessuno ha lo stesso attaccamento alla maglia come ce lo avevo io, ma ognuno vive la passione come meglio crede!”.
Roma, Totti: “Non rifarei quel gesto con Balotelli”
Una delle qualità di Francesco Totti era sicuramente il fair-play, ma in alcune situazioni l’ex capitano della Roma si è lasciato trasportare dall’agonismo, come nell’episodio del calcio a Mario Balotelli. Durante l’intervista, Totti ricorda l’accaduto: “Se potessi tornare indietro non farei il brutto gesto a Balotelli. Il rispetto e l’agonismo verso l’avversario sono importanti. Bisogna dare l’esempio ai ragazzi e io in quel momento non lo sono stato”:
Tanti invece i ricordi positivi: “Una delle scene più belle della mia carriera, invece, è stato il selfie con la Curva Sud. Era la doppietta al Derby contro la Lazio, e avevo già deciso che avrei scattato una foto verso la Curva Sud. Il selfie rimarrà per sempre nella storia del Derby. Ad inizio carriera la Lazio mi voleva, ma fortunatamente mia madre fece la scelta giusta”.
