Roma, Nela: “C’è un vuoto dirigenziale, gli ex farebbero bene”

Redazione Solo la Roma
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Sebastiano Nela

Continua la protesta della tifoseria contro la Società della Roma, che sembra non aver trovato il modo di trovare un compromesso tra la passione giallorossa ed il modo imprenditoriale americano. Un problema che sta avendo anche riscontri negativi sul campo, con prestazioni non all’altezza e una squadra che, a tratti, pare demotivata. Ai microfoni di Radio Romanista, è intervenuto Sebastiano Nela, ex difensore della squadra giallorossa, in cui ha militato per circa 10 stagioni.

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Tanti gli argomenti posti alla sua attenzione, partendo più in generale dal momento della Roma: Sono tornato allo stadio dopo tanto tempo e ci sono cose buone, altre meno. Il pubblico è sempre quello e da calciatore giocare in uno stadio pieno ti da grande carica. Però chi non sa gestire la pressione potrebbe non reagire bene. È un’arma a doppio taglio“.

Roma, Nela: “Serve più coraggio”

Sebastiano Nela poi continua il suo intervento: “Serviva più coraggio contro l’Inter. A me ad esempio piace Dovbyk, ma bisogna metterlo in condizioni di giocare bene, con buoni cross e avvicinandolo ad un altro compagno di reparto. Sta bene in area e ha i numeri. Però c’è da migliorare, in tutti i reparti. Se vediamo Celik titolare, che da terzo è arrivato a giocare titolare, allora qualcosa non funziona. Servono profili con piedi buoni. L’idea di calcio di De Rossi non mi dispiaceva, ma c’è stata qualche difficoltà. Serviva una figura centrale al suo fianco”.

Ivan Juric, allenatore della Roma
Ivan Juric, allenatore della Roma

E poi: Credo che in questo momento ci sia un ruolo dirigenziale. Ho sempre pensato che noi ex calciatori possiamo diventare risorse importanti per i club, perché conosciamo la tifoseria, ma bisogna studiare. Per il mercato invece ti affidi a dirigenti o a studi stranieri: credo che i nomi ci siano, e non costerebbero troppo. Ci sono ragazzi che hanno studiato per questo e sono qualificati per farlo”.

Infine, Nela si è concentrato sulla gestione della Roma da parte di Ivan Juric: “È un allenatore di calcio, poi si può star qui a discutere sulle squadre che ha allenato. Non mi piace sentir dire che i giocatori devono ancora capire cosa fare. Non è ancora il vero Juric, non è scatenato come siamo abituati a vederlo. Ma credo che alla fine questo gruppo uscirà fuori dal periodo di difficoltà. Vincere la Coppa Italia non sarebbe male, ma è importante gestire tutti gli impegni”.

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