È passato del tempo ormai dalla spaventosa notte del Franchi in cui la Roma è precipitata nel buio più totale perdendo 5-1 contro la Fiorentina. La giornata di lunedì 28 gennaio è stata utilizzata da dirigenza e giocatori per poter ritrovare un attimo di concentrazione e soprattutto per lavorare su tutti quegli aspetti venuti fuori a Firenze, compresi ovviamente i malumori all’interno dello spogliatoio, ormai alquanto palesi, soprattutto da parte di alcuni senatori.
Ivan Juric sembra riconfermato fino al match contro il suo vecchio Torino, ma stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport, il tecnico non può ancora stare tranquillo. Infatti, nell’era dei Friedkin è emerso un dato in particolare: gli esoneri sono arrivati sempre di martedì, così come successo con Mourinho e lo stesso Daniele De Rossi. Dunque, potrebbe essere che la notte porti consiglio in casa dei dirigenti giallorossi, così da poter prendere la decisione più adatta per la Roma.
Roma, Ranieri come direttore tecnico?
In questo momento i Friedkin si troverebbero a New York, così come Daniele De Rossi. Coincidenza? Potrebbe essere, anche perché stando a quanto riportato dal quotidiano non ci sarebbero ancora stati contatti tra le due parti. Ma un’altra opzione da tenere in considerazione oltre al ritorno sulla panchina di DDR potrebbe essere quella di contattare un’altra figura molto vicina all’ambiente Roma.
E chi se non Claudio Ranieri? L’allenatore sembra aver deciso di appendere la lavagnetta al chiodo, ma nella mente dei Friedkin potrebbe balzare l’idea di vedere Sir Claudio in dirigenza, magari come direttore tecnico, ruolo che tra l’altro potrebbe calzargli a pennello visto il carisma e la conoscenza del mondo del calcio.
Le riflessioni da dover mettere al vaglio sono diverse, ma i Friedkin dovranno prendere una decisione nel tempo minore possibile, anche per evitare che le situazioni vadano ad accavallarsi con il turno infrasettimanale e con il match di giovedì contro il Torino. Juric, dunque, a breve scoprirà il suo destino, che comunque è anche appeso ad un filo sempre più sottile.
