Si avvicina sempre di più la sfida contro il Bologna. La Roma sarà chiamata a disputare una grande prestazione per provare a portare a casa tre punti che valgono come oro, soprattutto in questo momento così delicato. I giallorossi, infatti, hanno bisogno di vincere sia per un discorso mentale che per l’ipotetica risalita in classifica. Ancora il campionato è lungo, ma il club capitolino non può permettersi errori come quelli commessi contro l’Hellas Verona e la Fiorentina. Adesso serve concentrazione, lucidità e soprattutto freddezza di fronte al portiere avversario. Insomma tutti aspetti che, fino a questo momento, sono mancati.
Nonostante ciò, a preoccupare i tifosi della Roma è l’insistenza di Juric per quanto concerne la scelta degli undici titolari. Il tecnico croato, infatti, sembrerebbe intenzionato a far scendere in campo, dal 1′ di gioco, Nicola Zalewski. Gli errori grossolani commessi nelle scorse partite non sono bastati all’ex tecnico del Torino per decidere di lasciarlo fuori e ciò rischia di andare contro gli interessi dei giallorossi. Una gara importante come quella contro il Bologna non può essere buttata al vento per sbagli elementari e la speranza è che il polacco non ne commetta di nuovi.
In tutto questo caos a guardare da fuori è Stephan El Shaarawy. Il Faraone, infatti, continua a non trovare tanto spazio, ma la verità è che la sua presenza in campo potrebbe fare la differenza, o comunque essere ben più efficace di quella di Zalewski. L’ex Milan è un giocatore molto più equilibrato, capace in entrambe le fasi, intelligente tatticamente, ma anche dal punto di vista delle scelte e, dunque, non si corre il rischio di andare incontro a errori clamorosi che possano compromettere il risultato di una partita.
Juric non molla
Ma la domanda che sorge è spontanea è il motivo per il quale Juric insista così tanto con Zalewski. Al di là della soluzione El Shaarawy, che rimane sempre più che valida, c’è anche quella di Angelino come esterno a tutta fascia che lascerebbe anche spazio ad Hummels nel trio difensivo. Una via che, però, il tecnico croato sembrerebbe non voler percorrere “per scelta tecnica”.