Roma, Spalletti: “Dybala è bene che resti, Pellegrini sotto osservazione”

Luciano Spalletti ha parlato di alcuni temi in casa Roma, tra i quali soprattutto la prestazione di Dybala con il Parma e le voci riguardo il suo futuro

Redazione Solo la Roma
Redazione Solo la Roma
Luciano Spalletti, CT della Nazionale Italiana

La Roma non ha fallito il fondamentale match con il Parma, rifilandogli un secco 5-0 che ha permesso all’Olimpico di tornare a divertirsi. A parlare del match con i ducali e di altri temi in casa giallorossa, ci ha pensato Luciano Spalletti, intervenuto nel corso de La Domenica Sportiva.

- Pubblicità -

Il CT dell’Italia ha esordito parlando della prestazione di Dybala: ““Ormai l’hanno visto tutti, è un giocatore che può far girare una squadra intera. Ha questa tecnica e relazionalità con tutta la squadra. Ha qualità ogni qualvolta gli capita la palla sul suo piede, ha confidenza con il gol. Gli manca solo un po’ di struttura e fisicità, è un giocatore top”. Sulla possibilità di un addio e sul fatto che la Roma possa far bene a cederlo: “Diventa difficile dirlo per me. So che è un calciatore forte. Una squadra che ha da costruire una mentalità forte è bene che si tenga calciatori come lui“.

Riguardo le difficoltà di Pellegrini: “Probabilmente la situazione che sta vivendo la Roma non lo aiuta, è un calciatore che ha qualità e dovrebbe svilupparle bene in un contesto di classifica differente. Ora la Roma deve pensare a dare queste partite in cui riesce a portare a casa dei punti, dove diventa più operaia in tante situazioni per poi poter esibire la qualità di alcuni calciatori. Pellegrini per me è sotto osservazione, ora come lo è stato precedentemente“.

Spalletti: “Nessun cambio con il Parma? Dipende dalla lettura”

Spalletti ha poi commentato la decisione di Ranieri di non effettuare alcun cambio, partendo e terminando il match con gli stessi undici in campo: “Dipende dalla lettura, da quello che lui decide che sia importante anche come messaggio da mandare alla squadra. Ha bisogno di risultati, è una domanda che va fatta a lui. Avendo cinque sostituzioni sono tanti i giocatori che rimangono senza giocare e che possono creare delle difficoltà di gestione”.

Interrogato invece sulla capacità di Ranieri di aver reintegrato giocatori come Paredes e Hummels rispetto al passato e su come gli allenatori non riescano a sfruttare le caratteristiche di alcuni elementi della rosa a causa della propria idea di calcio, il CT della Nazionale si è così espresso: “È una cosa che può succedere, ma l’allenatore non deve essere testardo e portare avanti per forza il suo pensiero. Si deve rendere conto, confrontarsi, conoscere ed essere disponibile a cambiare o modificare le proprie idee”.

Condividi questo articolo
Lascia un commento