Il nuovo anno è cominciato e con esso tutti i buoni propositi per provare a voltare pagina e dare un’impronta diversa a questo 2025. Quale miglior modo, per la Roma, se non quello di confrontarsi alla prima disponibile contro la Lazio? Già perché la notte precedente a quella dell’Epifania per la Capitale quest’anno avrà un sapore del tutto particolare: un derby come non si era mai visto, a 15 punti di differenza tra i due club, mai successo in quasi cento anni alla fine di un girone di andata in Serie A. E chissà se quest’anno dentro la Calza, i tifosi giallorossi troveranno i tre punti tanto agognati per poter proseguire il lavoro fatto da Claudio Ranieri sulla scia delle ultime uscite dello scorso anno.
Certo, i 15 punti di differenza rappresentano in toto il momento delle due squadre e la differenza di progettualità fatta ancor prima dell’inizio del campionato. La Lazio ha investito in maniera coraggiosa il proprio denaro, per poter dare a Marco Baroni una squadra competitiva. Stesse dinamiche di casa Friedkin, vero, ma gestite in maniera diametralmente opposta e che hanno portato i giallorossi ad arrancare sempre di più. E non sarà certamente la vittoria ad invertire la rotta, ma si sa ciò che succede nella stracittadina romana vale troppo. Tanti saranno i protagonisti in questa sfida all’Olimpico: chi con fantasia e chi con tecnica e qualità daranno il loro contributo a rendere la serata sotto il cielo di Roma speciale.
Roma-Lazio, Dybala contro Zaccagni: fantasia e tecnica
Il derby tra Roma e Lazio, come storia insegna, non è mai da dare per scontato. I giocatori si esaltano spinti dal tifo dell’Olimpico e tutti i duelli nel campo assumono un valore differente. I giallorossi, prima di tutto, si affideranno all’esperienza di Claudio Ranieri, abituato a reggere la pressione in una sfida così importante, al contrario di Baroni che invece dirigerà la Lazio nel primo derby della sua carriera. Ma non solo: il tecnico di Testaccio scenderà in campo con Paulo Dybala che affronterà nel testa a testa proprio Mattia Zaccagni che giocherà la prima stracittadina da Capitano.
I due sono sicuramente i giocatori con più estro in campo per le due squadre, spinti comunque da motivazioni ed emozioni diverse. Dybala vede nella Lazio la sua seconda vittima preferita dopo l’Udinese e con cui riesce ad esaltarsi sempre in maniera particolare. Sono 11 le reti segnate contro i biancocelesti e ben 3 assist. C’è un però, la Joya non ha mai segnato ai rivali con la maglia giallorossa sulle spalle, limitandosi solo all’assist per Mancini lo scorso anno. Potrebbe essere dunque arrivato il momento per l’argentino di continuare questa sua tradizione, oltretutto per mettere a segno un tris dopo le marcature contro il Parma ed il Milan. Dall’altra parte, Zaccagni rappresenta una sorta di talismano per la Lazio e nelle stracittadine il giocatore va sempre a segno, fatali per la Roma furono infatti i suoi gol nella stagione 2022-23 e nei quarti di finale di Coppa Italia.
Roma-Lazio, Koné contro Guendouzi: muscoli e cervello
E se il duello tra Zaccagni e Dybala porterà in campo fantasia e leadership in questo Roma-Lazio, a centrocampo a comandare saranno muscoli e cervello. L’altro duello che potrà decidere il match è a sfondo francese, portato in campo da Koné e da Guendouzi. I due incarnano i valori di centrocampisti moderni, capaci di equilibrare qualità e quantità.
Primo derby per il centrocampista giallorosso che con il passare del tempo e ancor di più sotto la guida di Claudio Ranieri, ha acquisito un’importanza fondamentale tra le fila della Roma. Intelligenza tattica al servizio di polmoni e muscoli e quel pizzico di pazzia che potrebbe far pendere il piatto della bilancia da una parte o dall’altra. Più oculato e fermo invece Mateo Guendouzi che invece tende a gestire la palla e il gioco in maniera più determinata. Il suo punto di forza? La conoscenza dell’atmosfera e della pressione del derby.
Roma-Lazio, è Paredes contro Rovella: imprevedibilità e ritmo
Il terzo duello chiave del Derby Roma-Lazio sarà quello tra i due direttori di orchestra Leandro Paredes e Nicolò Rovella. I due si affronteranno in cabina di regia, pronti a trovare il passaggio giusto ed innescare l’azione. Per l’argentino questo sarà il derby della rivalsa: dopo un periodo passato ai margini della squadra è riuscito a tornare alla carica, riportando in campo il suo vecchio fasto da giocatore imprevedibile e pronto a sovvertire l’azione a proprio favore.
Claudio Ranieri non può più fare a meno di Paredes e delle sue idee, tanto che ora il pensiero di salutare tutti e tornare in Argentina si fa sempre più lontano. Più giovane, ma comunque con un temperamento importante è Nicolò Rovella. I suoi numeri sono costantemente in crescita ed è ormai diventato uno dei segreti della corsa di Baroni in questa stagione.