Ci voleva poco per far meglio di Juric, ma il lavoro di Ranieri dal suo terzo mandato sulla panchina giallorossa si sta dimostrando, ancora una volta, di qualità assoluta. Gli alti e bassi ci sono, com’era ovvio che fosse in una Roma disastrata prima del suo arrivo, ma l’amore per la maglietta e l’impegno in campo si vedono, oltre a tanti singoli completamente rigenerati. Si pensi a Saelemaekers, al pacchetto difensivo e forse anche ad un nuovo Dovbyk, senza dimenticare un Paredes ora intoccabile in questa squadra.
I tempi del “fuori progetto”, e conseguenti voci di un addio immediato verso il Boca Juniors, sono lontani, e a sentire l’argentino dopo gol e vittoria contro il Parma sembra essere merito proprio del tecnico di Testaccio: “Ha portato subito la fiducia ed l’entusiasmo che mancavano. Siamo una squadra che può fare partite così. Con Ranieri è cambiato tutto per me, avevo passato due mesi difficili e lui ha cambiato tutto. Mi ha dato quella fiducia di cui avevo bisogno. Devo solo ringraziarlo e dare il mio contributo”.
Un Paredes dunque completamente focalizzato sulla Roma e sul proseguo della stagione, come testimoniano le sue parole alla domanda sul suo futuro: “Ho sempre vissuto la mia vita e la mia carriera giorno dopo giorno, e anche qui farò così. A Roma sono molto contento, sto giocando tantissimo e sono felice, continuerò a vivere la mia vita così giorno dopo giorno”. Tifosi giallorossi che saranno sicuramente rinfrancati dal sapere che l’argentino non è in odore di addio, ma resta il fatto che il contratto scade a giugno prossimo.
Paredes e il rapporto con Dybala
La sensazione è che la Roma abbia bisogno di Paredes come l’aria, in un centrocampo in cui, accanto alla corsa e dinamismo di un Koné o un Pisilli, lui risulta l’unico con le geometrie necessarie a far girare la palla con qualità. L’argentino non si è però voluto sbilanciare sul futuro del connazionale Dybala: “Su di lui non posso dire niente, di altri compagni e giocatori non parlo. Approfittiamo che è con noi, è bellissimo condividere campo e spogliatoio con lui. Il rigore? Lo ringrazio per avermelo lasciato. Gli ho chiesto di calciarlo più per la dedica (al figlio Lauti ndr.)”.