Così come in generale il 2025, anche il febbraio dell’Atalanta non era di certo iniziato nel migliore dei modi, con un pareggio casalingo contro il Torino e l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Bologna, a testimonianza del momento non semplice della Dea. Serviva dare una scossa e fornire risposte e la formazione di Gasperini non si è fatta pregare, annientando 5-0 il Verona nel match della ventiquattresima giornata di Serie A.
Protagonista assoluto dalla gara è stato Mateo Retegui, autore di un poker che lo lancia solidamente in testa alla classifica marcatori, rispondendo di forza alla doppietta di Kean contro l’Inter. Atalanta che sale a quota 50 punti, ad una sola lunghezza proprio dai meneghini, mentre il Verona subisce un brutto stop interno – preventivabile prima del match ma non in queste dimensioni – che andrà assorbito immediatamente per evitare strascichi nella corsa alla salvezza.
Il racconto del match: Retegui mattatore
La gara inizia con un Verona che cerca di partire aggressivo e prova a sfruttare qualche ripartenza dando l’illusione di poter giocarsela per tutti l’arco del match. Con il passare dei minuti però l’Atalanta riesce a prendere campo ed al 21′ comincia lo show di Retegui, che segna la rete dell’1-0 sfruttando la respinta del palo sulla conclusione di De Ketelaere. Passano solamente quattro minuti ed è ancora il numero 32 nerazzurro ad iscriversi al tabellino dei marcatori, trasformando l’assist di Djimsiti nel gol del 2-0 con una bella giocata dall’interno dell’area di rigore scaligera. Al 38′ arriva anche la rete che di fatto chiude già la contesa con un grande strappo di Ederson che batte per la terza volta Montipò.
Sul finale del primo tempo l’Atalanta dilaga sempre con Retegui, che ancora una volta è il più lesto di tutti ad avventarsi sulla sfera dopo il palo colpito da Posch sugli sviluppi di calcio di punizione. A dieci minuti dall’inizio della ripresa sempre l’attaccante nerazzurro completa il poker personale insaccando in rete il bel cross di de Roon e firmando il 5-0. Nel finale il Verona cerca di trovare quantomeno il gol della bandiera ma Tchatchoua, Mosquera e Coppola trovano un grande Rui Patricio che blinda la porta della Dea fino al fischio finale.