Doveva essere un mercato di per se già rivoluzionario quello di gennaio, con Ranieri e Ghisolfi a dichiarare a più riprese che una mano pesante si sarebbe abbattuta sulla rosa per cambiare le sorti della stagione. Gli arrivi di Rensch, Gollini, Nelsson, Salah-Eddine e Gourna-Douath non hanno di certo fatto battere il cuore dei tifosi, ma il tutto si era aperto con due cessioni: quelle di Le Fée ed Hermoso. Il primo si è preso in mano le chiavi del centrocampo del Sunderland, mentre lo spagnolo si è presentato al top a Bayer Levekusen.
Arrivato su esplicita richiesta di Xabi Alonso, l’ex Atletico Madrid aveva accumulato i suoi primi minuti con la nuova maglia nella vittoria interna contro l’Hoffeneim, entrando a poco più di una ventina di minuti dalla fine, ma nel weekend è arrivato anche l’esordio dal 1′ sul campo del Wolfsburg. Uno 0-0 finale che non fa felice la squadra ma che ha visto un Hermoso migliore in campo, decisamente più sul pezzo rispetto a quello visto a Roma in questi 6 mesi.
Il portiere delle Aspirine Hradecky ha voluto sottolineare personalmente la prestazione monstre del suo nuovo compagno di squadra: “È una macchina, difende con la sua vita. L’ha conosciuto a Roma e all’Atletico Madrid”. Dopo tale prova del 9 alla prima da titolare, è probabile che Xabi Alonso lo butti nella mischia anche nel big match contro il Bayern Monaco di sabato prossimo (18:30). Ultima spiaggia per il Bayer Leverkusen di non perdere il treno “scudetto”, visti gli 8 punti di ritardo sui bavaresi.
Hermoso in prestito, a giugno torna a Roma
Che Hermoso non avesse legato con l’ambiente giallorosso era stato evidente, certamente non aiutato dall’aver saltato la preparazione atletica estiva e dal doppio cambio di allenatore in pochi mesi. Aveva bisogno di nuovi stimoli e li ha trovati nei campioni di Germania in carica, un’avventura però che ha una data di scadenza ben precisa: lo spagnolo si è trasferito al Bayer in prestito secco, senza alcuna opzione d’acquisto, e dunque a giugno tornerà a Roma. In estate il club capitolino rifletterà sul suo futuro, anche in base al nuovo allenatore che verrà scelto dopo Ranieri.