L’assenza di Paulo Dybala è sicuramente un duro colpo per la Roma. La decisione di farlo giocare contro il Cagliari, nonostante l’infiltrazione pre-Bilbao e la stanchezza accumulata, ha sollevato molti interrogativi. Ranieri, pur essendo un maestro nella gestione delle risorse, ha scelto di rischiarlo, forse nella speranza di chiudere in fretta una partita che si stava complicando.
Dopo il gol di Dovbyk, avrebbe potuto preservarlo, ma la volontà di mettere in sicurezza il risultato ha prevalso. Ora, la Roma dovrà fare i conti con la sua assenza nelle gare cruciali contro Juventus e Lazio, ma i numeri raccontano una storia più complessa e, paradossalmente, meno catastrofica di quanto si possa pensare.
I numeri senza Dybala
Sorprendentemente, come riportato dal Corriere della Sera, la Roma ha tenuto un ritmo migliore senza la Joya. Infatti, con Dybala in campo i giallorossi hanno raccolto 57 punti in 36 partite (1,5 di media), mentre senza di lui 14 punti in 7 partite (2 di media). In particolare, sono arrivate tre vittorie, un pareggio e una sconfitta in campionato, un pari in Europa League (con l’Union St.Gilloise) e un successo in Coppa Italia con la Sampdoria.
Pellegrini, Baldanzi e Soulé: l’ora del riscatto
Ora toccherà a Pellegrini prendersi la squadra sulle spalle. Il capitano, reduce da una stagione difficile, ha l’occasione di tornare decisivo, proprio come accadde nell’anno della vittoria in Conference League. Accanto a lui, ci sarà spazio per giovani talenti come Baldanzi e Soulé, che avranno il compito di portare freschezza e creatività tra le linee.
Se la Roma riuscirà a mantenere la media punti tenuta finora senza Dybala, il sogno Champions resterà vivo. Il calendario è complesso, ma la squadra ha dimostrato di sapersi esaltare nei momenti difficili. Ora serve compattezza e quel pizzico di follia che, nella storia giallorossa, ha sempre acceso le imprese più grandi.