Domenica scorsa, tra le tante presenze illustri in tribuna per Roma-Juventus, aveva fatto particolarmente rumore quella di Erik ten Hag. L’ex tecnico del Manchester United è stato avvistato all’Olimpico e in pochi minuti sono iniziate a circolare voci su un possibile interessamento del club giallorosso per il futuro della panchina. Ma la realtà si è rivelata ben diversa.
Il retroscena sulla visita a Trigoria
Il mistero si è risolto nelle ultime ore. Ten Hag non era ospite del club giallorosso, bensì di Devyne Rensch, terzino olandese allenato proprio dal tecnico ai tempi dell’Ajax. Un rapporto che risale alle stagioni 2020 e 2021, quando il giovane difensore muoveva i primi passi in Eredivisie. Non solo: anche Salah-Eddine, oggi in giallorosso, era parte di quella squadra. La visita, dunque, è da considerare personale e priva di legami diretti con la Roma.
La conferma è arrivata anche ieri, quando ten Hag ha fatto un rapido passaggio a Trigoria per salutare Rensch, nel giorno in cui Ranieri dirigeva l’allenamento post-partita. Nessun contatto con la dirigenza, nessun summit tecnico. E, soprattutto, nessun indizio sul suo futuro professionale, che al momento non sembra intrecciarsi con quello della Roma.
Ten Hag colpito da Trigoria
Da Trigoria e dall’entourage dell’allenatore sono arrivate secche smentite circa un possibile approccio. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, ten Hag, pur non essendo lì in veste ufficiale, sembra che sia rimasto positivamente colpito dal centro sportivo della Roma, definito moderno e altamente funzionale. Non è la prima volta che un tecnico si presenta da “ospite” al Fulvio Bernardini – in passato fu anche il turno di Montella – ma in questo caso si è trattato di una semplice visita tra vecchi conoscenti.
Ten Hag è fermo da fine ottobre, quando è stato sollevato dall’incarico al Manchester United, e in questo momento è a caccia di una nuova sfida. La Roma, però, guarda altrove per la prossima stagione, con i nomi di Pioli e Sarri in cima alla lista.