La vigilia del derby della Capitale, come da tradizione, si fa rovente. E nella notte, fuori dal centro sportivo di Trigoria, sono apparsi due striscioni che riassumono in pieno la tensione, la passione e la determinazione con cui l’ambiente giallorosso si sta preparando alla sfida di domani sera contro la Lazio.
Due messaggi chiari, diretti, iconici. Il primo, con l’immagine di Leandro Paredes che nel derby di andata alza il dito verso Zaccagni, accompagnato da una frase quasi provocatoria: “Sotto a chi tocca”. Il secondo, più crudo, recita: “Chi rappresenta Roma non può temere alcun male… Annienta il *** laziale!”. Una forma di incitamento, certamente sopra le righe, che riflette però il clima teso e carico d’attesa che accompagna sempre questa partita.
Ranieri e il suo (ultimo?) derby da romanista
Oltre la rivalità, oltre i colori, c’è anche una sfumatura malinconica. Questo sarà l’ultimo derby sulla panchina della Roma per Claudio Ranieri. Non il suo addio al calcio, come ha tenuto a sottolineare nella conferenza stampa pre-partita, ma sicuramente l’ultimo atto di una lunga e romantica storia con la squadra della sua città. E sebbene il passato dica che Ranieri ha uno splendido 5 su 5 contro la Lazio, da tecnico romanista, lui stesso ha ricordato: “Acqua passata non macina più”. Quello che conta è l’oggi. E vincere domani.
Momento decisivo della stagione
La Roma arriva all’appuntamento nel suo miglior momento stagionale: 15 risultati utili consecutivi in Serie A, una striscia che dura dallo scorso 15 dicembre, quando cadde a Como. Allora era quindicesima in classifica, oggi si gioca l’Europa a viso aperto. Il derby può significare contro-sorpasso sulla Lazio, oggi sesta a 55 punti contro i 53 dei giallorossi. Ma può anche spalancare le porte a scenari più ambiziosi, soprattutto con Atalanta-Bologna in programma nella stessa giornata di campionato.