Giorni decisamente concitati per la Serie A tutta, con la dipartita del Santo Padre a scombussolare un campionato agli sgoccioli. I funerali del Papa rischiano di condizionare Inter-Roma e non solo, e i giallorossi non possono far altro che preparare il match a Trigoria nella speranza che si possa scendere in campo regolarmente. Non il solo però Ranieri che lavoro con i suoi entro i confini della Città Santa, visto che anche De Zerbi si trova nella capitale, e l’occasione è davvero singolare.
Dopo una prima parte di stagione davvero ottima, il suo Marsiglia vive un momento molto difficile, fatto di ben 6 sconfitte in questo 2025. Un andamento che non solo ha spento le poche speranze di inseguire un PSG troppo più forte, ma che ha anche rimesso in discussione il piazzamento Champions: squadra attualmente seconda con solo 2 punti di vantaggio sul preliminare e 4 sull’Europa League, cosa che costringe Les Phoceens a darsi una mossa. Per compattare il gruppo, dopo aver vagliato opzioni francesi, De Zerbi ha optato per il ritiro a Roma, con base all’Hotel Cavalieri Hilton e allenamenti nell’impianto del Roma City Football Club, il Riano Athletic Center.
Una scelta, spiega la Gazzetta dello Sport, per tenere unita la squadra, lavorare senza distrazioni e pressioni e volare verso l’obiettivo Champions, con la squadra che tornerà in patria solo alla vigilia delle partite. Una mossa sicuramente insolita quella del tecnico, che riaccende le discussioni sul suo futuro: la sua permanenza al Marsiglia non è da considerarsi certa, il contratto scade nel 2026 e nessuna parola da parte sua è arrivata circa il futuro. Già accostato in passato alla Roma, chissà che tale tappa nella capitale possa essere il preludio ad un ritorno in vesti giallorosse.
Niente Farioli, Pioli e Ancelotti più lontani: chi rimane?
La realtà però non pone De Zerbi come un serio candidato per il post Ranieri, almeno per il momento, e la famosa lista presentata da tecnico e Ghisolfi alla proprietà si infittisce di mistero: Farioli è da escludere, almeno stando alle parole del suo ex collaboratore Paolo Galardi: “Di sicuro non andrà alla Roma, in Italia è impensabile che un trentaseienne guidi la squadra più importante del paese”. Pioli e Ancelotti sembrano più lontani, il primo tentato da un contratto da 12 milioni fino al 2026 e il secondo con un Brasile in pressing totale. Chi rimane? Sarri il più facile da raggiungere, Allegri il sogno, Montella la soluzione di ripiego, e chissà che ci sia un nome ancora nascosto a tutti.