Non sono di certo lontani i tempi in cui Il caso scommesse legato in particolar modo a Tonali e Fagioli occupava le pagine dei quotidiani, per quello che è stato un vero e proprio scandalo per il calcio italiano. Una vicenda lunga che si è riaperta di recente anche dopo che i due giocatori in questione avevano finito di scontare la propria squalifica sportiva. Nell’ambito delle indagini, sono emersi i nomi dei soggetti che gestivano questa grande macchina e quelli di altri giocatori che, pur non scommettendo sul calcio, si sono resi protagonisti dell’uso di piattaforme illegali per giocare su altri sport.
Uno di questi è Alessandro Florenzi, giocatore che i tifosi della Roma conoscono bene e che i pm, nell’ambito dell’inchiesta sulle scommesse sportive, hanno ascoltato lo scorso aprile. Queste le sue parole riposta de il Corriere dello Sport: “Ho fatto scommesse su altri sport come il tennis, mai sul calcio. Anche per questo motivo non sono stato sanzionato dalla Federazione. Non ho mai vinto giocando su quelle piattaforme illegali, le poche vincite andavano a compensare il debito, quindi non ho mai prelevato denaro. Semmai avessi vinto non ho idea di come sarebbe avvenuto il pagamento, se con contanti o tramite orologi. Quando ho avuto un grave infortunio sono ricaduto nel gioco“.
Bellanova minacciato e preso dal panico
Un debito di 300mila euro quello accumulato da Florenzi all’epoca dello scoppio dello scandalo, ma non l’unico che si è intrattenuto su piattaforme illegali, con conseguenze piuttosto rischiose. L’ordinanza della Gip Lidia Castellucci rivela che il calciatore Raoul Bellanova si era sentito minacciato da Tommaso De Giacomo, il presunto gestore dei siti, che gli avrebbe chiesto in maniera pressante di ripagare il suo debito. Un fatto che avrebbe mandato nel panico il giocatore dell’Atalanta, come emerso da alcune messaggi che si scambiava con Fagioli.