La vicenda esplosa al termine della semifinale del campionato Primavera tra Fiorentina e Roma, giocata il 26 maggio al Viola Park, entra ufficialmente nella fase investigativa. Come riportato dal giornalista Lorenzo Canicchio sul proprio profilo X, i giovani calciatori della Roma Mattia Almaviva e Marco Litti si sono presentati oggi presso la sede della Procura Federale della FIGC per raccontare la loro versione dei fatti in merito all’aggressione che sarebbe stata perpetrata da Nicolò Zaniolo, attaccante della prima squadra della Fiorentina. I due ragazzi erano accompagnati dal Team Manager della Primavera, Manuel Marzocca.
La versione della Roma
Questo il comunicato della Roma in merito ai fatti accaduti: “La sera del 26 maggio, al termine della semifinale Primavera Fiorentina-AS Roma disputata al Viola Park, Nicolò Zaniolo (giocatore della prima squadra della Fiorentina) ha fatto irruzione illegalmente nell’area degli spogliatoi della Roma, accompagnato da un conoscente, nonostante fosse privo di accredito. Secondo quanto riportato da testimoni, Zaniolo appariva visibilmente alterato. Ha urinato nelle strutture riservate alla Roma, ha provocato i giocatori e, senza alcun scambio verbale, ha colpito fisicamente Mattia Almaviva e ha spinto con violenza Marco Litti contro una panchina. Litti era reduce da un intervento chirurgico alla spalla. Entrambi i giocatori sono stati ricoverati in ospedale: Almaviva ha ricevuto una prognosi di 10 giorni, Litti di 21 giorni. L’AS Roma esprime totale solidarietà ai propri giovani calciatori ed è profondamente indignata per il comportamento violento e ingiustificabile avvenuto al Viola Park. Confidiamo che le istituzioni competenti agiscano con decisione per garantire giustizia e tutelare i valori del calcio italiano”.
Le prossime mosse
L’episodio ha immediatamente suscitato forti polemiche, anche per la figura di Zaniolo, ex giallorosso e già al centro di altre controversie in passato. Ora spetterà alla Procura Federale fare piena luce sui fatti. L’aggressione denunciata dalla Roma, se confermata, potrebbe portare a sanzioni disciplinari molto pesanti per il giocatore viola, oltre a sollevare interrogativi sul controllo e la sicurezza all’interno delle strutture federali.