La Roma fa sul serio per Gian Piero Gasperini. E non è più un semplice corteggiamento: nel cuore di Firenze, nel lussuoso resort a pochi passi dallo stadio Franchi, Dan Friedkin ha incontrato il tecnico piemontese per affidargli, formalmente, la guida tecnica del club per le prossime tre stagioni.
Il summit si è svolto in un clima di grande cordialità e rispetto, con un faccia a faccia che ha coinvolto inizialmente anche Florent Ghisolfi e Claudio Ranieri, prima di lasciare spazio a una conversazione privata tra il presidente giallorosso e l’allenatore scelto per il futuro della panchina giallorossa.
Un contratto importante, in attesa della firma
La proposta della Roma è già sul tavolo: contratto triennale da 7 milioni netti a stagione, una cifra che avvicina il nuovo tecnico a quanto guadagnava José Mourinho nella Capitale, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport. Il contratto è ora al vaglio dei legali, poiché comprende diverse clausole.
Dubbi e riflessioni: Juventus e Atalanta osservano
Nonostante la proposta economicamente allettante e un progetto tecnico in fase di rilancio, Gasperini non ha ancora firmato. Vuole riflettere, confrontarsi con la famiglia e prendersi il tempo per valutare ogni dettaglio. Non è solo una questione di soldi: il tecnico ha chiesto chiarimenti su molteplici aspetti della Roma attuale, dalla fragilità della sua struttura dirigenziale all’orizzonte del nuovo impianto sportivo.
La trattativa, intanto, è osservata con attenzione da altri club. La Juventus, rimasta spiazzata dal ripensamento improvviso di Antonio Conte, è in fase di valutazione tecnica. Igor Tudor non è sicuro della conferma, e Gasperini è tra i nomi graditi alla dirigenza bianconera. Più defilata, ma non del tutto fuori dai giochi, resta anche l’Atalanta, dove Gasp ha ancora un anno di contratto e non ha formalmente rassegnato le dimissioni.
Il peso dell’ambiente romano
Nella decisione finale, l’elemento ambientale avrà un peso relativo. Gasperini è consapevole di non essere accolto da tutti con entusiasmo a Roma: lo striscione esposto all’Olimpico nei giorni scorsi è un segnale chiaro di una parte del tifo organizzato.