Sarà un gioco di incastri importante quello che la Roma dovrà attuare sul mercato quest’anno e il prossimo, causa ovviamente quel settlement agreement che non permetterà spazi di manovra infiniti. Idee come quelle che portano a Hudson-Odoi o Wesley potranno prendere piede solo verso luglio, posto che prima il club è chiamato ad incamerare un tot di plusvalenze entro il 30 giugno per rientrare nei paletti imposti dalla UEFA, e in questa direzione ci si è mossi finora.
Sicuramente ottime le cessioni a titolo definitivo di Le Fée, Dahl e Zalewski, che hanno portato nelle casse giallorosse poco più di 40 milioni molto importanti, ma non basta. La cessione di Angelino all’Al Hilal, per 23 milioni più 2 di bonus, poteva essere quell’ultimo sacrificio necessario per chiudere il discorso, ma il suo addio non appare più così scontato. L’affare non si è chiuso prima dell’inizio del Mondiale per Club, cosa che ha irritato non poco Inzaghi ed anche la Roma, tanto che questo potrebbe essere uno dei motivi principali che ha portato alla separazione con Ghisolfi.
Ora lo spagnolo può rimanere alla base, ma i soldi per le plusvalenze andranno cerati altrove. L’indiziato maggiore ad essere sacrificato è Evan N’Dicka, e non certo perché non utile alla causa: l’ivoriano viene da un ottima stagione nella quale non ha saltato neanche un minuto di Serie A, ed è per distacco il giocatore con maggior mercato. Unito al fatto che a gennaio la Roma perderebbe il giocatore causa Coppa d’Africa, ecco che la partenza del roccioso difensore centrale diventa un’opzione che di certo non fa piacere al popolo giallorosso.
La Premier sempre attenta
Nelle ultime settimane sono tante le squadra che hanno manifestato il proprio interesse verso l’ex Eintracht Francoforte soprattutto da una Premier League che costituisce un’attrattiva sempre importante per tutti i calciatori. Newcastle e Arsenal in particolare lo apprezzano ed hanno anche una Champions League da offrirgli, un dettaglio non da poco. La Roma ha sempre chiesto 40 milioni e quelli continuerà a pretendere per N’Dicka, anche se l’avvicinarsi del 30 giugno rischia di costringere il club a scendere a compromessi.