Perché i cinghiali sono tornati a Roma? Le zone più colpite e le cause

Dopo anni di calo, i cinghiali tornano a farsi vedere in molte zone di Roma: le cause, i fattori biologici e cosa dicono gli esperti

Marta Visconti
Marta Visconti - Collaboratore
5 min di lettura

All’ombra del Serpentone, lungo il lungotevere della Vittoria, nei parchi e nelle aree verdi del Laurentino: i cinghiali sono tornati a farsi vedere per le strade della Capitale. Dopo un periodo in cui le segnalazioni sembravano diminuite, nelle ultime settimane gli avvistamenti stanno nuovamente aumentando in diverse zone urbane e periurbane.

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I recenti avvistamenti a Roma

Tra gli avvistamenti più recenti, spicca quello di un grosso esemplare avvistato nei primi giorni di giugno a Corviale, nello spazio verde che il Comune punta a trasformare in un parco pubblico con i fondi del PNRR. Qui, in pieno giorno, il cinghiale è stato ripreso mentre grufolava tranquillamente sul prato, un avvistamento insolito per un’area che in passato aveva ospitato capre e asini, ma mai ungulati.

Anche al Laurentino Fonte Ostiense, già lo scorso aprile era stata avvistata una famiglia di cinghiali nei pressi del centro commerciale Euroma2. E ancora, a giugno, una madre con i cuccioli è stata filmata lungo la ciclabile del lungotevere della Vittoria, a Prati.

In una città dove ormai vengono documentati persino passaggi di lupi, la presenza dei cinghiali non fa più scalpore. Tuttavia, rispetto agli anni scorsi – quando gli avvistamenti erano frequenti in ogni quadrante – negli ultimi due-tre anni le segnalazioni si erano fatte più rare. Oggi, invece, la loro presenza torna ad aumentare.

Perché i cinghiali sono tornati in città?

Come riportato dall’intervista realizzata da RomaToday.it, secondo lo zoologo Andrea Monaco, ricercatore dell’Ispra esperto in fauna selvatica, la ripresa è evidente: “Negli ultimi mesi stiamo osservando un aumento delle segnalazioni in varie zone di Roma, comprese aree che da tempo non registravano più problematiche, come Laurentino Acqua Acetosa.” Tra i motivi, spiega Monaco, c’è anche la temporanea ristrutturazione della squadra di pronto intervento dedicata al contenimento della fauna selvatica: “Negli ultimi anni questa task force, formata da tecnici regionali, ditte esterne e personale della Asl, aveva lavorato molto bene, riducendo sensibilmente la presenza dei cinghiali in città. Ora però è in fase di riorganizzazione e non sarà pienamente operativa ancora per alcune settimane. Questo ha consentito agli animali di ripopolare le aree urbane.”

Il ruolo dei rifiuti e della peste suina

Un altro fattore importante è la disponibilità di cibo: sebbene il servizio di raccolta rifiuti sia migliorato, restano ancora criticità in alcune zone, soprattutto nei mesi estivi, che attirano la fauna selvatica attorno ai cassonetti.

Inoltre, sottolinea l’esperto dell’Ispra, la situazione sanitaria ha giocato un ruolo: “In passato le catture eseguite per contrastare la diffusione della peste suina avevano contribuito a ridurre la popolazione di cinghiali. Ora che Roma è passata da zona di restrizione a zona indenne, e pur restando alta l’attenzione, queste operazioni si sono ridotte e questo può aver influito.”

I cinghiali: un fenomeno ciclico

Oltre agli aspetti legati alla gestione e al territorio, c’è un elemento biologico da considerare: “I cinghiali sono una specie che per natura vive fluttuazioni demografiche cicliche. Inoltre, proprio in queste settimane, le femmine stanno partorendo ed è quindi più facile avvistarle in giro con i cuccioli.” In altre parole, l’aumento degli avvistamenti in città è legato anche a fattori stagionali e naturali.

Con la task force ancora in fase di riassestamento e una naturale crescita della popolazione di ungulati in questa stagione, è probabile che la presenza dei cinghiali a Roma continui ad aumentare nelle prossime settimane. Tuttavia, come ricorda Monaco: “I piani di contenimento adottati in passato si sono dimostrati efficaci. Si tratta semplicemente di riprendere quelle misure.”

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Mi chiamo Marta Visconti, sono una content creator da oltre 20 anni e una romanista da una vita. Scrivere, raccontare, condividere emozioni è sempre stato il mio modo di vivere il calcio e la Roma in particolare. Su SoloLaRoma.it porto la mia esperienza nel mondo dei contenuti digitali al servizio della mia più grande passione. Dal primo post allo stadio, ogni parola che scrivo ha dentro un pezzo del mio cuore giallorosso. Perché la Roma non è solo una squadra: è casa. E raccontarla, per me, non è un lavoro. È un onore.
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