Come funziona il Settlement Agreement e il nuovo Fair Play Finanziario UEFA

La Roma paga il prezzo del Fair Play Finanziario, 3 milioni di multa inflitti dalla UEFA. Ecco in cosa consiste l’accordo filmato nel 2022.

Luca Geresia
4 min di lettura

Nella giornata di ieri, la UEFA ha inflitto una multa da 3 milioni di euro all’AS Roma per aver “leggermente superato l’obiettivo intermedio fissato per l’esercizio concluso nel 2024”. Il club giallorosso aveva tentato di evitare la sanzione con alcune cessioni prima del 30 giugno ma ha comunque registrato uno scostamento di bilancio intorno ai 10 milioni di euro, risultato insufficiente per rientrare nei limiti previsti dall’accordo con la UEFA.

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Il Settlement Agreement firmato nel 2022

L’AS Roma è attualmente vincolata a un Settlement Agreement firmato nel 2022 e valido fino al 2026. Questo accordo prevede obiettivi finanziari progressivi da rispettare entro ogni fine giugno. Il mancato raggiungimento dei target stabiliti comporta sanzioni economiche automatiche. Già nella scorsa stagione il club era stato colpito da una sanzione di 2 milioni di euro.

Il comunicato dell’accordo firmato tra club e Uefa

All’epoca della firma dell’accordo con la UEFA, la società giallorossa aveva diffuso un comunicato ufficiale che recitava: “AS Roma ha registrato un significativo deficit aggregato per i periodi di monitoraggio che coprono i periodi di rendicontazione chiusi al 30 giugno 2018, 2019, 2020 e 2021 (questi ultimi penalizzati dalla pandemia di Covid-19). Pertanto, nel febbraio 2022 la UEFA CFCB ha avviato un procedimento in conformità con l’articolo 12 (1) delle regole procedurali […] Il procedimento si è concluso con la firma di un accordo transattivo di 4 anni […] con target finanziari da rispettare entro giugno 2022, 2023, 2024 e 2025 […] Il Settlement Agreement prevede anche un meccanismo di sanzioni pecuniarie e sportive legato alla violazione dei target finanziari, proporzionate all’entità della violazione”.

Il nuovo Fair Play Finanziario: cosa prevede

Il Fair Play Finanziario, introdotto nel 2010 per limitare le perdite economiche dei club europei (1,6 miliardi nel 2009), è stato profondamente riformato a partire dal 1° gennaio 2025, per rispondere alle difficoltà economiche post-pandemia (oltre 7 miliardi di perdite tra 2020 e 2023).

I punti chiave del nuovo regolamento UEFA:

  • Limite del 70% alla spesa: Dal 2024, i club che partecipano alle competizioni UEFA non possono destinare più del 70% dei ricavi (incluse plusvalenze) a stipendi, ammortamenti e commissioni.
  • Bilancio su anno solare: I conti vengono calcolati dal 1° gennaio al 31 dicembre, rendendo la valutazione più trasparente e includendo anche il mercato estivo.
  • Deficit triennale consentito raddoppiato (da 30 a 60 milioni): Ammesso solo se coperto da investimenti sostenibili e da liquidità reale.
  • Controllo su plusvalenze e scambi: Vietati gli scambi gonfiati; le plusvalenze devono derivare da pagamenti reali.
  • Sponsorizzazioni da parti correlate: Devono essere certificate come fair value da agenzie indipendenti, per evitare la falsificazione dei ricavi.
  • Distinzione tra debiti virtuosi e dannosi: La UEFA distingue ora tra investimenti produttivi (costruzione stadi) e debiti da gestione errata. Inoltre, i debiti verso altri club, dipendenti e fisco devono essere saldati entro 90 giorni.

In vista della stagione 2025/26, l’ultimo anno previsto dal Settlement Agreement, il club dovrà dimostrare di poter rispettare in pieno i nuovi parametri imposti dalla UEFA per evitare ulteriori sanzioni, anche di tipo sportivo. Un ulteriore banco di prova per la credibilità del progetto dei Friedkin.

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Nato a Roma e cresciuto tra romanisti, parlare di bel gioco è parte integrante delle mie giornate. Trasmettere questa passione è il mio obiettivo.
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