C’è un momento, nel corso di ogni estate calcistica, in cui si smette di parlare di idee e si comincia a parlare di scelte. E alla Roma questo momento è arrivato. È l’ora in cui le parole devono lasciare spazio agli affondi, i dossier diventare contratti, e le suggestioni trasformarsi in volti. Massara lo sa, Gasperini lo pretende, la piazza lo aspetta. Tre nomi, tre ruoli, tre mosse da chiudere in pochi giorni. Non più ipotesi, ma urgenze. Il conto alla rovescia è iniziato. Domenica prende il via il ritiro dei giallorossi, ed è lì che l’allenatore vuole iniziare a lavorare con uomini veri, non solo profili sulla carta. L’obiettivo è chiaro: mettere subito nelle mani del tecnico almeno tre nuovi rinforzi, uno per reparto. Non acquisti decorativi, ma pedine da inserire nel motore di una Roma che vuole ripartire forte, decisa, diversa.
Wesley, forza e futuro sulla corsia destra
Tra i nomi seguiti con maggiore insistenza c’è Wesley, terzino del Flamengo, classe 2003. Giovane, ma con già oltre 2000 minuti sulle gambe in stagione, compresi quelli accumulati in competizioni di livello come il Mondiale per Club, dove ha affrontato avversari del calibro del Bayern Monaco e del Chelsea. È una scelta che guarda avanti, ma con la consapevolezza di portare a Trigoria un giocatore che conosce già il sapore della pressione, dei palcoscenici veri. Non un’idea, ma un investimento tecnico e identitario.
A centrocampo il ballottaggio: Rios o El Aynaoui
In mezzo, dove servono polmoni e geometrie, si gioca una partita a due. Da una parte Richard Rios, anima colombiana del Palmeiras, 35 presenze stagionali, 4 gol, 4 assist, continuità e impatto. Dall’altra Neil El Aynaoui, marocchino del Lens, più offensivo, più verticale, meno lineare ma con una cifra tecnica che ha lasciato il segno quando il fisico lo ha sostenuto. Otto reti in stagione, in soli 26 incontri. Due profili diversi, due strade percorribili, ma con un unico obiettivo: dare gamba e profondità alla nuova Roma.
Ferguson, l’idea giusta per spostare gli equilibri davanti
Infine, la vera suggestione. Il colpo che potrebbe arrivare con la formula più conveniente, ma che racchiude una scommessa dal potenziale enorme: Evan Ferguson, attaccante irlandese del Brighton. Ha solo 20 anni, e numeri ancora modesti: un gol in 23 presenze, 541 minuti totali in stagione. Ma la Premier League è un banco durissimo, e chi guarda solo al tabellino rischia di perdersi il talento. Ferguson ha potenza, visione e il margine per esplodere, soprattutto in un ambiente che sa valorizzare i giovani come quello che Gasperini vuole costruire a Trigoria. Potrebbe arrivare in prestito, con un ingaggio accessibile. Potrebbe essere la sorpresa più sottovalutata dell’estate.
Una Roma che non può più aspettare
Il tempo delle attese è finito. Il progetto giallorosso deve prendere forma prima ancora di prendere il volo. E ogni giorno che passa senza nuovi innesti è un giorno perso per integrare, per dare meccanismi, per alzare la qualità complessiva del gruppo. Massara ha l’esperienza per muoversi nei tempi giusti. Gasperini ha la fame di chi vuole lasciare un’impronta fin da subito. E la Roma, in fondo, ha solo bisogno di essere costruita con lucidità , convinzione e coraggio. Tre nomi, tre chiavi, tre passi per svoltare. Il futuro comincia adesso.