Una tartaruga sotto l’ombrellone: ad Ardea nasce un simbolo di speranza

Sorpresa a Tor San Lorenzo: una tartaruga marina ha scelto la spiaggia di Ardea per deporre le uova. Il nido messo in sicurezza, sarà trasferito a Castel Porziano

Marta Visconti
Marta Visconti - Collaboratore
5 min di lettura

Ha scelto il silenzio del mattino e l’ombra di un ombrellone come se fosse un luogo familiare. E forse, per lei, lo era davvero. Invece no: non era una turista in cerca di relax, ma una tartaruga Caretta caretta, antica viaggiatrice dei mari, che ha trasformato una mattinata qualunque sulla spiaggia di Tor San Lorenzo in un evento straordinario. Con una lentezza che incanta e un istinto preciso come un orologio biologico, ha scavato la sabbia nello stabilimento “Bagni Stella”, lungo via delle Colombe, e ha deposto le sue uova sotto gli occhi increduli dei bagnanti.

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“L’abbiamo accolta come una di famiglia”. L’emozione del gestore

A raccontare il momento è Fabrizio Miola, gestore del lido e primo a rendersi conto che quel movimento nella sabbia non era affatto casuale: “Una scoperta fantastica. Una giornata che non dimenticheremo mai”, racconta con voce ancora commossa. “L’abbiamo accolta come una di casa e le abbiamo dato un nome: Stella, come il nostro stabilimento”. Le sue parole risuonano tra gli applausi dei presenti, stupiti e incantati di fronte a uno spettacolo naturale rarissimo. Immediato l’intervento della Capitaneria di Porto, supportata dagli esperti di TartaLazio, la rete regionale per la tutela delle tartarughe marine.

Il nido è stato messo in sicurezza. Nei prossimi giorni gli specialisti stabiliranno il numero preciso delle uova deposte, che saranno trasferite in un’area protetta a Castel Porziano, dove saranno monitorate fino alla schiusa. Un gesto naturale, nel cuore di una spiaggia affollata, che assume un significato ancora più profondo. “Non è solo un’emozione. È un segnale forte – spiegano i biologi – Le Caretta caretta stanno cambiando le proprie rotte di nidificazione, scegliendo sempre più spesso luoghi antropizzati. I cambiamenti climatici, l’aumento della temperatura dei mari e delle sabbie stanno ridisegnando il loro istinto”.

Boom di nidi in Italia: +30% rispetto al 2024

Quello di Ardea non è un episodio isolato. È l’ennesimo capitolo di una tendenza che si conferma in continua crescita. Al 30 giugno 2025, sono oltre 220 i nidi censiti lungo le coste italiane, su un totale di 10 regioni coinvolte. Un traguardo raggiunto cinque giorni in anticipo rispetto allo scorso anno, quando lo stesso numero fu toccato solo il 5 luglio. Il raffronto è eloquente: nel 2024 a fine giugno i nidi erano 170, cinquanta in meno. L’aumento è del 30%, il terzo anno consecutivo di crescita.

A guidare la classifica è la Sicilia, che passa da 65 a circa 90 nidi (+38%), seguita da Campania (da 32 a 45), Calabria (da 34 a 45) e Toscana, che da 3 arriva a 7 (+133%). Anche il Lazio fa registrare un piccolo ma significativo passo avanti: da 6 a 9 nidi. Tra questi c’è anche quello che oggi ha emozionato bagnanti e addetti dello stabilimento Stella. Ma ogni nido, ogni traccia, ogni recinzione protettiva non nasce da sola: è il frutto del lavoro quotidiano di biologi, volontari, ambientalisti, Capitanerie di Porto e centri specializzati come TartaLazio.

Una fiducia fragile, che va protetta

Dietro ogni successo c’è una macchina silenziosa ma organizzata”, spiegano gli esperti. Una macchina fatta di passione, scienza, dedizione e coordinamento tra enti pubblici e privati. Ma nonostante i numeri positivi, la Caretta caretta resta una specie vulnerabile, classificata come tale dalla IUCN, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Le minacce sono numerose: inquinamento, plastiche, luci artificiali, erosione costiera, presenza umana.

Le tartarughe ci stanno affidando il loro futuro -ha dichiarato Piergiorgio Benvenuti, presidente di Ecoitalisolidale – e lo fanno scegliendo le nostre spiagge. È un atto di fiducia che chiama in causa il nostro senso di responsabilità. Spetta a noi ricambiare, con educazione ambientale, rispetto, rigore scientifico e una visione nuova della convivenza tra uomo e natura”.

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Mi chiamo Marta Visconti, sono una content creator da oltre 20 anni e una romanista da una vita. Scrivere, raccontare, condividere emozioni è sempre stato il mio modo di vivere il calcio e la Roma in particolare. Su SoloLaRoma.it porto la mia esperienza nel mondo dei contenuti digitali al servizio della mia più grande passione. Dal primo post allo stadio, ogni parola che scrivo ha dentro un pezzo del mio cuore giallorosso. Perché la Roma non è solo una squadra: è casa. E raccontarla, per me, non è un lavoro. È un onore.
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