Friedkin e la Roma: tra sogni europei e l’addio (doloroso) a Daniele De Rossi

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Emanuele De Scisciolo
Emanuele De Scisciolo - Direttore Responsabile Episodio 35
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Paulo Dybala festeggia il gol con Daniele De Rossi

Il calcio è emozione, passione, imprevedibilità, e su questo siamo tutti d’accordo. Ma essere proprietari di un club come la Roma significa anche prendere decisioni difficili, e i Friedkin lo sanno bene. Il loro ultimo comunicato stampa, rilasciato dopo una campagna acquisti che ha fatto discutere, ci racconta di un progetto ambizioso per riportare la Roma ai vertici del calcio europeo. Ma c’è una questione che non passa inosservata: l’addio a Daniele De Rossi.

L’esonero di De Rossi come tecnico è stato uno shock per molti tifosi. “Separarsi da lui è stata una decisione difficilissima,” si legge nel comunicato. Difficile? Forse, ma per chi? Per i tifosi giallorossi, De Rossi non è solo un ex capitano, ma un simbolo vivente della Roma. L’idea di vederlo in panchina era più di una semplice suggestione: era il sogno di chi ha visto in lui un futuro condottiero, in grado di riportare la squadra sul trono che merita.

E invece, con un colpo di spugna, il suo viaggio da allenatore alla Roma è stato interrotto. I Friedkin, con rispetto e gratitudine, ci rassicurano: “Daniele avrà una carriera di successo, e magari un giorno tornerà alla Roma.” Ma è davvero così semplice? Può bastare un “magari” per placare la delusione di chi voleva vedere De Rossi riportare la Roma in alto?

Nel frattempo, i Friedkin proseguono con il loro piano a lungo termine. La costruzione del nuovo stadio è già in corso, e sarà un omaggio alla storia della Roma. Uno stadio moderno è sicuramente necessario per competere con le grandi squadre europee, ma il vero cuore della Roma sono i suoi tifosi e le figure che incarnano lo spirito della squadra – e qui torniamo a Daniele De Rossi. Siamo sicuri che per guardare al futuro si debba sempre sacrificare il passato?

Poi c’è la questione dell’acquisizione dell’Everton, che ha fatto sollevare più di qualche sopracciglio. I Friedkin ci tengono a chiarire che questo non toglierà nulla alla Roma: “L’eventuale acquisizione dell’Everton non modifica in alcun modo il nostro impegno verso la Roma.” Ma è naturale che i tifosi si preoccupino. Dividere tempo e risorse tra due club potrebbe sembrare una mossa rischiosa, e l’idea che una “sinergia tra club” possa portare benefici alla Roma lascia perplessi. Di solito, i tifosi vogliono vedere acquisti concreti e risultati sul campo, non strategie aziendali astratte.

Il comunicato si conclude con un messaggio ai tifosi: “La vostra fedeltà costante è la nostra forza.” E su questo non c’è dubbio. I tifosi della Roma sono tra i più appassionati al mondo, e nonostante le delusioni e le difficoltà, continuano a sostenere la squadra con una dedizione incrollabile.

Resta solo da vedere se il progetto dei Friedkin, con o senza De Rossi, riuscirà davvero a riportare la Roma dove merita di stare: tra le grandi d’Europa. Nel frattempo, i tifosi aspettano, sperano, e, come sempre, cantano: “Forza Roma”.

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