Vorremmo sempre e solo parlare di calcio, ma tale lavoro porta inevitabilmente a dare e commentare notizie che stingono il cuore. Questa mattina il mondo del calcio ha detto addio a Bruno Pizzul, spentosi all’età di 86 anni all’ospedale di Gorizia, in quella sua terra natia, il Friuli Venezia Giulia, dove era voluto tornare una volta chiusa la sua carriera sportiva e con la quale non aveva mai interrotto i rapporti. Un volto iconico per chi, come noi, ama e commenta questo sport ogni giorno con passione.
I messaggi di stima sui social si susseguono come un fiume in piena, e sul proprio profilo X anche la Roma ha speso alcune parole per onorare la memoria di un giornalista sportivo tra i più grandi ed apprezzati mai esistiti: “L’AS Roma si unisce al cordoglio del mondo dello sporto per la scomparsa di Bruno Pizzul e si stringe attorno alla famiglia. La sua telecronaca è divenuta parte della storia sportiva che ha raccontato, la sua voce resterà indimenticabile“.
Da Italia ’90 a Baggio fino alla tragedia dell’Heysel
Per le giovani generazioni potrà esser un nome come tanti, ma Pizzul è stato il punto di riferimento per tantissimi dei telecronisti che oggi, ogni weekend, entrano nelle nostre casa a raccontarci i fatti del rettangolo di gioco. Un uomo di sport destreggiatosi anche nella conduzione di Domenica Sprint e della Domenica Sportiva, ma sono appunto i suoi racconti ad essere entrati nella memoria, episodi di campo e non sapientemente illustrati dalla voce del cronista friulano.
È stata la voce della Nazionale azzurra dal 1986 al 2002 cosa che non gli ha permesso purtroppo di commentarla in una finale mondiale con annessa coppa alzata, ma la sua voce ad Italia ’90 rimane iconica, così come il “E segna, segna Roberto Baggio al 42′ del secondo tempo. E come non citare poi la tragedia dell’Heysel, nel famoso match tra Liverpool e Juventus del 29 maggio 1985, raccontato con l’eleganza ed il tatto che un evento così delicato richiedeva. Un uomo che ha dunque fatto la storia Bruno Pizzul, che ha contribuito a scolpire ricordi calcistici indelebili nella mente degli italiani.