Che la Roma unisca nel tifo tanti personaggi famosi non è un mistero, dal mondo della musica con Gemitaiz e Damiano dei Maneskin a quello della recitazione con Verdone e Claudio Amendola, giusto per citarne alcuni. Proprio quest’ultimo non si tira mai indietro quando si tratta di affrontare il tema giallorossi, cosa che ha fatto anche a margine della presentazione del suo ultimo libro per Sperling & Kupfer, “Ma non dovevate anda’ a Londra”, in cui racconta la sua vita tra gli 11 e i 32 anni.
Un Amendola malinconico e rivelatorio quello che ha anzitutto parlato del rapporto con il tifo organizzato: “Mi piaceva il calcio come sfottò e goliardia, negli anni ’80 si andava allo stadio con damigiane di vino e teglia di pasta. Oggi non mi diverte più, mi imbarazza vedere ragazzi così giovani che hanno subito accesso ad una ricchezza eccessiva. Nel ’90 feci il film Ultrà, divenne iconico ma mi creò vari problemi con la curva. Fino ad allora avevo un forte legame col tifo organizzato, poi fui attacco dai romanisti“.
Esonero De Rossi: “Il motivo per cui detesto il calcio”
L’attenzione di è poi spostata sull’esonero di Daniele De Rossi, un fatto che proprio non va giù ad Amendola, in una gestione societaria che nella capitale non piace a nessuno: “È la chiusura del cerchio, il motivo per cui detesto il calcio di oggi. I padroni sono stranieri che ti comprano come una rosetta e ti fanno diventare un filone di pane, senza metterci gli ingredienti giusti. Sono disinnamorato non della Roma ma del calcio, che appartiene alle piattaforme. Oggi del Manchester City contano di più i tifosi che hai in Asia piuttosto che quello inglesi”.
I Friedkin cambieranno?
Un quadro decisamente non positivo e fiducioso per il futuro quello dipinto dall’attore, e viene da chiedersi se i Friedkin cambieranno approccio. I tanti errori commessi in questi mesi in effetti potrebbero essere serviti alla proprietà per capire che la mentalità americana di business non può funzionare nel contesto del calcio italiano, e qualche iniziativa per riallacciare i rapporti coi tifosi è in cantiere. Solo il tempo dirà se questa proprietà può ancora avere un futuro a Roma.