L’atmosfera è già caldissima a Bilbao per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League tra Athletic Club e Roma. Il calcio d’inizio è fissato per le 18:45, e tutto lascia presagire una sfida elettrica. L’entusiasmo si è riversato anche nelle biglietterie, dove, come riportato dal Corriere dello Sport, centinaia di tifosi hanno passato la notte sotto la pioggia pur di accaparrarsi un posto nel tempio del calcio basco, il San Mamés, soprannominato La Catedral.
Un impianto che unisce tradizione e modernità, con i suoi seggiolini rossi a strapiombo sul campo e un settore vip di ultima generazione inaugurato nel 2013. Ma, come sempre, gli stadi e le tifoserie non vincono le partite da soli.
La strategia di Ranieri
Grazie alla stoccata di Shomurodov al 93’ all’Olimpico, i giallorossi hanno un piccolo ma fondamentale margine da difendere. Un gol che potrebbe rivelarsi decisivo, perché costringe l’Athletic a esporsi alla ricerca della rimonta. L’assenza di Sancet e dei due difensori titolari è un’ulteriore incognita per i padroni di casa. Un’occasione per la Roma di colpire in ripartenza, sfruttando gli spazi che inevitabilmente si apriranno.
Nonostante il vantaggio, Ranieri non intende schierare una Roma solamente conservativa. L’idea è gestire il ritmo, ma senza rinunciare a far male, magari con un Dybala a caccia del suo primo gol europeo in trasferta con la maglia giallorossa. Un sigillo che, oltre a regalare i quarti di finale per il terzo anno di fila, varrebbe anche 2,5 milioni di premi UEFA e un incasso al botteghino niente male.
L’esperienza di Ranieri in queste situazioni è un fattore: ha già sbancato San Mamés con il Valencia nel 1997, e sa bene come affrontare un ambiente infuocato. Inoltre, l’Athletic in casa nel 2025 ha già perso contro Barcellona e Osasuna, pareggiando con Leganés e Maiorca.