-2 al ritorno in campo della Roma, nella difficile trasferta sul campo del Milan che chiuderà il 2024. Tanta voglia di ottenere uno scalpo importante, lontano da un Olimpico garanzia per i giallorossi, per poi gettarsi in un gennaio chiave, sotto tanti punti di vista. Sul campo sarà il derby ad aprire le danze, ma l’attenzione verrà catalizzata da un calciomercato potenzialmente importante. Tra le cose, Ranieri brama un vice Dovbyk di livello, un’alternativa che possa magari dargli la possibilità di passare alla doppia punta, ed oltre alla possibile scambio Raspadori-Pellegrini, rimane in lista Beto.
L’avventura all’Everton, ad un anno e mezzo dal suo arrivo, è decisamente negativa, e in questa stagione il totale è di 13 presenza tra Premier League e coppe condite da 4 gol e 1 assist. Non fatevi però ingannare: in campionato solo una da titolare su 10 e una rete messa a segno, con le altre tre siglate nelle altre competizioni con avversari di serie minori. I Toffees aprono all’addio, ma avendo speso ben 25 milioni più bonus, con contratto fino al 2027, per strapparlo all’Udinese, ci sono dei fattori da considerare.
Torino in pressing
A fare il punto è Tuttosport, che parla di un Beto desideroso di rilanciarsi ed un Everton che cerca una soluzione. La cessione a titolo definitivo è da escludere a gennaio, viste le cifre necessarie, e il club dunque spera di poter lavorare su un prestito con obbligo/diritto di riscatto, che possa garantire un ricavo intorno ai 20 milioni di euro. Una somma proibitiva per un Torino estremamente interessato al giocatore, al quale garantirebbe il posto da titolare fin da subito, visto il grave infortunio di Zapata ad inizio stagione.
Roma che invece lo prenderebbe come alternativa a Dovbyk, ma può contare sui Friedkin, freschi nuovi proprietari dell’Everton. Al momento i granata hanno maggior urgenza di trovare un nuovo bomber e, stando al giornalista di Tuttomercatoweb.com Marco Conterio, si sarebbero già mossi in tal senso: Torino che starebbe intavolando una trattativa per Beto sulla base di 7 milioni tra prestito e riscatto estivo, un primo approccio non sufficiente per arrivare subito alla fumata bianca ma utile per mettere il musetto davanti alla concorrenza.