Di sera, quando il sole va giù, piazze e marciapiedi di Roma si animano di ospiti indesiderati. Succede ormai in tanti quartieri, da Aurelio a Torpignattara, da Ostia a Monte Mario. È l’invasione delle blatte volanti. “Escono dai tombini ogni sera. In poco tempo questa piazza si riempie di blatte”. A raccontarlo è Henry, un uomo che da qualche giorno dorme su una panchina in piazza di Villa Carpegna, tra via Gregorio VII e la circonvallazione Aurelia, così come riferito dalle colonne de Fanpage. “Le prime iniziano a uscire verso le dieci. Una sbuca, poi rientra… e dopo pochi minuti è un’orda. Un vero incubo”.
Henry si definisce un pellegrino, vive viaggiando per l’Italia. Ma qui, racconta, non aveva mai visto una cosa simile. E a giudicare dalle tante segnalazioni che fioccano sui social, non è un fenomeno isolato.
La blatta americana che vola (e sale ai piani alti)
L’invasione di blatte coinvolge ormai molti angoli della città: Torpignattara, Monte Mario, Ostia, Aurelio e non solo. La specie responsabile è la Periplaneta americana, una blatta originaria del Nord Africa. “Sono arrivate in Italia con gli scambi marittimi, colonizzando inizialmente le zone portuali”, spiega Gianluca Zucchet, disinfestatore e titolare di Zucchet Italia. “Col tempo hanno raggiunto anche Roma.”
A differenza della più comune Blatta orientalis, la Periplaneta americana ha una caratteristica che inquieta molti: può volare. “Raggiunge anche i 10 metri d’altezza, può infilarsi nei piani alti delle abitazioni”, precisa Zucchet. E sui social fioccano le testimonianze. “Avevo le lenzuola stese sul balcone e le ho trovate invase dagli scarafaggi”, racconta Ilaria, che vive a Torpignattara. “Ormai le vediamo anche di giorno”, aggiunge.
Temperature alte e tombini sporchi: le cause
Ma è davvero un’invasione fuori controllo? “Uscire di giorno per loro è raro”, precisa Zucchet. “Sono insetti che odiano la luce. Ma con il caldo e l’umidità cambiano comportamento.” Il problema, spiega l’esperto, è che non si limitano più ai tombini: “Depongono uova anche nelle intercapedini esterne degli edifici. E questo le rende difficili da eliminare. Servono disinfestazioni mirate, da fare idealmente in autunno e in primavera, per contenere la proliferazione estiva.”
Non manca chi punta il dito contro la scarsa pulizia dei tombini. Giuseppe, pensionato che frequenta spesso piazza Carpegna, commenta: “Basterebbe pulire meglio. Guardi quei tombini: pieni di rifiuti. Così le blatte ci vanno a nozze.”
Come difendersi dall’invasione
Zucchet sottolinea che per arginare il problema non basta l’intervento di singoli condomìni: “Serve un piano coordinato tra enti pubblici e privati, con pulizia accurata e interventi mirati.” Inoltre, aggiunge, “la proliferazione è favorita dall’aumento delle temperature, sempre più frequenti e durature anche a Roma.”
Nel frattempo, ogni sera lo scenario si ripete. Henry si prepara alla notte sulla sua panchina e, con rassegnazione, conclude: “Quando cala il sole, comincia lo spettacolo. Ma non è di quelli che uno vorrebbe mai vedere.”