La Roma gira e convince in questo momento, e la sfida al Como d Fabregas è il prossimo test da sostenere, ma non sono lontani i tempi in cui il buio e la sfiducia avvolgevano Trigoria. Scelte sbagliate e malagestione hanno condizionato una stagione che ora Ranieri sta cercando di mettere a posto, con già il calciomercato estivo che era apparso raffazzonato e confusionario. Chi la capitale l’ha dovuta lasciare è stato Edoardo Bove, un figlio dei colori giallorossi ora alle prese con delicate decisioni circa il suo futuro, dopo i fatti di Fiorentina-Inter.
Di ciò che è successo in estate, e delle frizioni con Lina Souloukou, è tornato a parlare il suo agente Diego Tavano, ai microfoni di Chiamarsi Bomber: “Siamo stati messi con le spalle al muro di fronte alla possibilità di trasferirsi al Nottingham Forest, con un eventuale prestito all’Olympiakos, visto che il proprietario è lo stesso. Noi volevamo la Fiorentina, e non capivamo perché Bove dovesse essere ceduto ad una cifra così bassa. Ciò ha generato degli attriti. Lui considera Roma casa sua e ama i suoi tifosi, ma ha scelto i Viola quando ha capito le intenzioni del club”.
Uno scenario quello prospettato all’entourage del giocatore, tra Inghilterra e Grecia che appare per nulla casuale: prima di giungere nella capitale infatti la Souloukou ricopriva il ruolo di General Manager proprio nell’Olympiakos di Marinakis, che l’ha poi piazzata nel ruolo di amministratrice delegata del Nottingham Forest. A pensar male a volte ci si azzecca; che già in estate si sapesse qualcosa circa gli spostamenti successivi dell’ex dirigente giallorossa?
Il futuro di Bove
Quel che è stato è stato, e a Roma rimane il dispiacere di aver visto partire un ragazzo estremamente legato alla Magica, anche se il futuro di Bove è tutto da scrivere. Al giorno del malore nella gara contro l’Inter, il classe 2002 non aveva ancora raggiunto le presenze necessarie per l’obbligo di riscatto da parte della Fiorentina (10,5 milioni da aggiungere all’1,5 già pagato), e tornerà dunque nella capitale alla fine del prestito. E poi? Una bella domanda. Il Ministro dello Sport Abodi ha aperto una piccola possibilità di tornare a giocare in Serie A, rivendendo il protocollo, altrimenti la cessione all’estero sarà l’unica soluzione.