Dunque 1-1, un pareggio agrodolce dalle due facce per la Roma, sicuramente contenta di aver reagito allo svantaggio, di averla rimessa in piedi e di rimanere nel limbo della corsa alla Champions League, ma consapevole che battere all’Olimpico la Juventus era cosa da fare per aumentare le chances 4° posto. Banda di Ranieri al lavoro a Trigoria ora per preparare il derby della capitale, in un periodo dove i big match sono il leitmotiv del finale di stagione dei giallorossi. Una questione non da poco, che preoccupa, non solo per la forza degli avversari ma anche per i numeri fatti registrare.
Partiamo dall’annata corrente, con un quadro piuttosto chiaro: solo 8 punti conquistati nelle 11 gare contro le prime otto della classe (Inter, Napoli, Atalanta, Bologna, Juventus, Lazio, Milan e Fiorentina), per una misera media di 0,72 punti per partita. 1 vittoria, proprio nel derby d’andata contro i biancocelesti, 5 pareggi e 5 sconfitte sono un trend oggettivamente inaccettabile, soprattutto se il sogno si chiama Champions League. Delle fatidiche prime otto formazioni dell’attuale classifica, ben 5 sfideranno la Roma nelle rimanenti 7 giornate di campionato, ed urge un rimedio ad un calvario big match che si protrae ormai da anni.
Roma piccola con le grandi, anche con Fonseca e Mourinho
Non è infatti una novità di questa stagione, per altro disastrosa nella sua prima metà , quella di vedere una Roma piccola con le grandi, non brutta ma che dà l’impressione di giocare col freno a mano tirato. Considerando le ultime 6 annate giallorosse, la migliore dal punto di vista dei big match è stata la 2019/20 con Fonseca, e parliamo comunque di 22 punti su 48 disponibili (media di 1,37 punti a partita), non un qualcosa di cui vantarsi al bar con gli amici. Accettabile però se si considera che, da quel momento, la situazione precipita.
Sempre con Fonseca al timone, la stagione successiva vede un calo a 19 punti conquistati (1,18 a partita), prima dell’avvento di un Mourinho che sarà stato uomo di coppa eccezionale ma che riesce a fare ancora peggio da questo punto di vista: nel 2021/22 solo 15 punti su 48 (0,93 a partita) e nel 2022/23 appena uno in più, 16. Il record negativo però appartiene al campionato scorso, con l’accoppiata Special One-De Rossi che porta a casa 12 punti (media di 0,75 a partita). Un andamento quest’ultimo in linea con quello presente, con una Roma chiamata ad sfatare questo tabù nel rush finale, per coltivare un sogno Champions League non facile da realizzare.