Dopo una stagione passata tra fischi e critiche, il futuro del capitano giallorosso Lorenzo Pellegrini sembrava destinato ad essere molto distante dalla capitale; il destino però delle volte cambia rotta all’improvviso. Il momento di svolta per il centrocampista è rappresentato dal grave infortunio rimediato al tendine del retto femorale della coscia destra in allenamento; ciò lo ha portato ad esser operato in Finlandia dove sono stati stimati lunghi tempi di recupero (circa 4 mesi).
La situazione creatasi ha portato dunque a pensare a una probabile esclusione di Pellegrini dai piani di mercato estivo della Roma; negli scorsi mesi, a seguito delle scarse prestazioni mostrate in campo, vi erano state molte voci attorno al numero 7 romanista, da un possibile trasferimento al Napoli a un interessamento intenso dell’Inter. Tutto ciò ora sembra un lontano ricordo dati i lunghi tempi necessari per il rientro in campo, per cui il calciatore salterà la preparazione estiva e probabilmente non potrà dare la propria disponibilità per l’inizio del prossimo campionato.
La permanenza a Roma sembra esser stata confermata anche dal diretto interessato sui suoi canali social; su Instagram, dopo la partita vinta 3-1 contro il Milan, il capitano ha infatti scritto: “Grazie a tutti per il sostegno alla squadra e a me ieri sera allo Stadio Olimpico, ora manca solo l’ultima battaglia della stagione da giocare insieme. Oggi è già un giorno in meno per tornare a giocare e lottare per i nostri colori, lavorerò forte per farmi trovare al meglio la prossima stagione. Lorenzo”. Sembrerebbe quindi che il destino, seppur avverso, abbia donato al capitano una seconda possibilità per tornare al centro della sua gente.
La Sud non fa paragoni
L’infortunio di Pellegrini e la sua quasi certa permanenza alla guida della squadra capitolina hanno suscitato reazioni discordanti all’interno della tifoseria giallorossa: molti, infatti, a seguito dei pessimi numeri della stagione e di prestazioni di certo non esaltanti, avevano sperato in un addio del capitano alla fine di questa stagione. Numerose reazioni sono state di delusione e tristezza, non per aver perso il capitano della propria squadra ma per aver perso l’occasione di cederlo.
Lorenzo Pellegrini ha da sempre avuto un rapporto particolare con la fascia indossata al braccio, a causa delle numerose pressioni e i continui paragoni con i suoi leggendari predecessori, Francesco Totti e Daniele De Rossi. Nonostante le continue critiche ricevute negli anni, Pellegrini ha però potuto contare sempre su un punto fermo pronto a dedicare parole al miele per il suo capitano: la Curva Sud. La parte più calda della tifoseria giallorossa ha sempre sostenuto Pellegrini, soprattutto nei momenti difficili attraversati in queste ultime stagioni.
L’ennesima dimostrazione di affetto è stata mostrata domenica sera nell’ultima partita casalinga della stagione in cui nel corso dei novanta minuti sono apparsi striscioni di sostegno come “Capitano romano e romanista che alza una coppa, lo sognavamo fin da bambini… rispetto e gratitudine per Lorenzo Pellegrini!”. Indubbiamente quello più emozionante è stato quello dedicato a tutti i maggiori emblemi del romanismo con il mister Ranieri; la Sud ha infatti rappresentato tre abbracci con i capitani Totti, De Rossi e Pellegrini proprio per rappresentare i maggiori simboli romanisti degli “ultimi” anni, accompagnati dalla scritta “Romanismo è quell’ideale che abbraccia ogni generazione… quel sogno che ogni romanista avrà sempre nel cuore!”.
Dalla sua curva per l’ennesima volta nessuna critica, nessun paragone: Lorenzo non sarà mai Francesco o Daniele, Lorenzo è Lorenzo. In questo momento l’abbraccio della Sud è stata un ancora di salvataggio e questo lo dimostrano i grandi sorrisi con cui Pellegrini ha salutato la sua gente a fine partita, ringraziando e rassicurando.
Magari non è stato un caso che per omaggiare e salutare Ranieri sia stata scelta la canzone di De Gregori “La leva calcistica della classe ’68” e proprio mentre il capitano salutava la sua curva le casse dell’Olimpico suonavano “Il ragazzo si farà anche se ha le spalle strette, quest’altr’anno giocherà con la maglia numero sette”.