Casarin su Ranieri: “Non salutare l’arbitro ĆØ più grave che offenderlo”

ƈ ancora Porto-Roma, con l'ex fischietto internazionale Paolo Casarin a commentare l'operato dell'arbitro e l'andazzo attuale di tale mondo: il mancato saluto al termine della gara un gesto forte da parte di Ranieri

Redazione Solo la Roma
Redazione Solo la Roma - La Redazione
3 min di lettura

Son passati due giorni e per la Roma risulta difficile concentrarsi sull’imminente match contro il Parma, viste le scorie che la trasferta in casa del Porto ha lasciato. L’arbitraggio di Tobias Stieler ha mandato su tutte le furie un Ranieri di solito pacato ed anche i Friedkin, che hanno mandato una lettera di spiegazioni alla UEFA. La risposta ĆØ stata di fatto una difesa del direttore di gara tedesco, cosa che non fa che alimentare le polemiche. Dell’accaduto e del momento che il mondo arbitrale sta vivendo, tra i tanti, ha parlato anche l’ex fischietto internazionale Paolo Casarin.

- PubblicitĆ  -

Questi alcuni passaggi dell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: ā€œLa gente va allo stadio una volta, vede una situazione e fischiano rigore. Poi ci va la settimana dopo, l’episodio ĆØ identico e non danno rigore. Non capiscono più. La FIFA non deve giocare con le regole, il calcio ĆØ della gente. Se un gentleman come Ranieri arriva a fare questo, beh, siamo arrivati a qualcosa di più. Dire ā€˜non andate a salutare l’arbitro’ ĆØ più grave che offenderlo, perchĆ© in quel momento si spezza una liturgia, quella del saluto e del ringraziamento. ƈ un gesto forte. ƈ dire che quell’arbitro non merita il nostro saluto. Il rigore contro l’Atalanta in Champions? Un abbaglio terrificante, niente da aggiungereā€.

ā€œTroppa tecnologia, Rosetti? Scelga dopo verifiche profondeā€

Un’analisi impossibile da non condividere, e continua anche con qualche consiglio a Roberto Rosetti, l’attuale designatore internazionale che Ranieri ha preso in causa nel suo sfogo post partita: ā€œGli consiglierei di andare in profonditĆ , di scegliere uomini e mandare mandare in campo arbitri dopo verifiche profonde. Lo facevo anche io quando sceglievo. Se l’arbitro ĆØ sereno, sa ha un problema a casa, tutto… Come fa un ragazzo che arbitra ad essere tranquillo se due giorni prima a subito un ā€œterremotoā€ a casa? Non ha un interruttore nell’anima o nel cervello, ne risente per forzaā€.

Un monito Casarin lo fa anche sul VAR, quello strumento della discordia che tanto divide il paese, ormai più sul modo in cui viene utilizzato più che sull’effettiva utilitĆ  che ha sul gioco: ā€œIl calcio ĆØ solo un gioco ma ĆØ una cosa seria. Stiamo andando troppo verso la tecnologia. I giocatori non sono stupidi, ti studiano, ti leggono negli occhi, e dunque l’arbitro deve tornare a fare l’arbitro. Non deve ā€˜aspettare la telefonataā€™ā€.

Condividi questo articolo
Seguimi su:
Notizie, approfondimenti e opinioni sulla Roma, 24 ore su 24. Sempre con il cuore giallorosso. šŸŗāœļø
Nessun commento