Dopo la breve avventura da allenatore della Roma, Daniele De Rossi non ha ancora trovato panchina. Per l’ex tecnico dei giallorossi si era parlato di Sampdoria e Monza in Serie B, ma i due club hanno optato per soluzioni diverse.
In attesa di trovare un nuovo incarico, De Rossi è costantemente impegnato sull’Ostiamare, con cui è stato premiato in Campidoglio dopo il successo della squadra lidense nel campionato di Serie D di categoria. Della sua esperienza da presidente del club capitolino ha parlato ai microfoni di France Football: “Sono superstizioso, non voglio pensare troppo avanti, ma finora va bene. Cerco di essere il presidente che avrei voluto avere. Qui, tutti hanno il proprio ruolo“.
Sui suoi ricorda da bambino: “Quando ero piccolo con mio padre passavamo davanti a un attico di fronte alla spiaggia. Gli dicevo che se un giorno fossi stato abbastanza ricco, l’avrei comprato. Dopo il divorzio, ci ho abitato un anno e mezzo. È stata come una rinascita. Potevo respirare, prendere un po’ le distanze“.
Sul trascorso sulla panchina della Roma: “Alla Roma avevo molta pressione. Qui, sento il calore umano, mi sento come a casa. Ancora oggi, quando arrivo all’ultimo tratto di strada che porta al mare, mi trasformo“.
Sul suo sogno con l’Ostiamare: “Lasciare questo club cedendolo a mio figlio. Vedere che ogni domenica, ci sono mille, duemila tifosi che provano qualcosa di speciale. Siamo molto fortunati con il vivaio dei giovani che abbiamo qui, vogliamo proporre loro il meglio. Fra cinque o dieci anni, puntiamo al top“.