La stagione di Artem Dovbyk continua ad essere tema di dibattito. Nonostante la sua annata venga descritta come negativa, domenica scorsa l’attaccante ucraino ha realizzato il gol numero 15 in tutte le competizioni (decidendo la sfida con il Cagliari), superando il numero di reti realizzate da Edin Dzeko al suo primo anno con la maglia della Roma. Intanto, il centravanti ha risposto alla chiamata dell’Ucraina, con cui sarà protagonista nel doppio impegno contro il Belgio nei playoff Nations League.
“Ciao…Dobvik”, il siparietto all’aeroporto
Un cartello all’aeroporto ad aspettare Artem “Dobvik“. Con questo piccolo siparietto la nazionale ucraina ha dato il bentornato al centravanti della Roma, ricordando l’errore del cognome dell’ex giocatore del Girona dietro la maglia avvenuto durante il match di campionato con l’Atalanta. Nel filmato pubblicato sui social, l’ex Girona ha risposto divertito alla ragazza che lo attendeva, con il profilo X dell’Ucraina che ha aggiunto: “Il nostro attaccante Italiano si unisce alla Nazionale“.
🫣 Ciao, Artem… Dobvik! 🤔
— Ukrainian Association of Football (@uafukraine) March 17, 2025
Our Italian attaccante joins the national team 🤗@artemdovbyk9 pic.twitter.com/ebklZK0iSi
L’Ucraina sfiderà il Belgio nella gara d’andata nei playoff di Nations League giovedì 20 marzo nello stadio Enrique Roca di Murcia (in Spagna), mentre il ritorno è previsto domenica 23 alla Cegeka Arena di Genk.
L’ex Ct dell’Ucraina: “Deve muoversi di più”
In Ucraina sono tutti ben felici di dare il bentornato a Dovbyk in vista delle prossime sfide, ma non è mancata anche qualche critica. Infatti, l’ex ct della nazionale ucraina, Jozsef Szabò, ha commentato negativamente le prestazioni dell’attaccante nei suoi primi sette mesi in giallorosso ai microfoni del portale Dynamomania.com: “Dovbyk, nelle partite che ho visto, non cerca spesso la palla. Deve muoversi di più, perché non si può segnare sulla sensazione del gol. Devi cercarla, tornare indietro, a sinistra, a destra. Gli avversari gli passeranno dietro, ci saranno zone libere per gli altri giocatori. Deve liberarsi dai difensori, ma non lo fa. E questo è molto negativo“.