In una pausa Nazionali decisamente concitata per la Roma, il focus sta rapidamente tornando verso la prima dei 9 confronti che chiuderanno la stagione, con la speranza di un 4° posto finale insperato fino a poco tempo fa. Al Via del Mare c’è il Lecce ad attendere i giallorossi, che dovranno invece aspettare la sfida successiva contro la Juventus, datata 6 aprile, per riabbracciare Paulo Dybala. Solo da spettatore ovviamente, ma la Joya sarà presente all’Olimpico contro la sua ex squadra per sostenere i compagni, dopo l’operazione al tendine semitendinoso della coscia sinistra.
L’intervento, svoltosi alla Fortius Clinic di Londra del dottor Andy Williams, è perfettamente riuscito, con il giocatore che salterà il resto della stagione per ripresentarsi l’anno prossimo nella forma migliore possibile. In questi minuti, accompagnato dalla moglie Oriana Sabatini e dal suo entourage, Dybala è atterrato a Ciampino proprio di ritorno dalla capitale inglese, e le prime immagini all’aeroporto lo raffigurano in stampelle ma con un timido sorriso in volto, di chi sa di aver preso una decisione dolorosa nell’immediato ma giusta e necessaria per il proseguo della carriera. Ora non resta che iniziare la riabilitazione.
8-12 settimane di stop, la Joya cauto sul recupero
Qualche giorno di riflessione l’argentino se l’è preso per capire il da farsi, ma la decisione di operarsi in tempi molto brevi è apparsa subito la più logica: la Joya vuole provare a ripartire a pieno regime a luglio, quando inizierà una preparazione estiva vitale per lui per testare il suo fisico e prepararsi al meglio per la stagione 2025/26. Come specificato oggi da Riccardo Torquati infatti: “Per questo tipo di infortuni la lettura scientifica ci dice che i tempi per tornare all’attività sportiva possono variare dalle 8 alle 12 settimane“, sempre tenendo conto che ogni soggetto è diverso, e come Dybala reagirà a stimoli ed inter post-operatorio inciderà sul recupero.
L’argentino però, nelle poche parole rilasciate ai giornalisti appena atterrato, ci è voluto andare cauto, senza sbilanciarsi: “Sto bene, ho sentito Ranieri. A Lecce ci sarò? Devo parlare col dottore, ma le prossime partite sì. Ci vediamo a settembre? Non lo so. Posso camminare senza stampelle ma mi hanno detto di tenerle. Sono contento per la vittoria dell’Argentina sul Brasile”. Che ci sia verità o solo scaramanzia non è dato saperlo, ma per avere date certe di ritorno dovremo attendere i primi responsi dalla riabilitazione.
L’importanza della Joya per la squadra anche fuori dal campo è stata sottolineata da molti giocatori in questi giorni, per quello che è un leader emotivo oltre che tecnico. Chiaramente chiamati a dare ancora di più sono Soulé, Baldanzi e capitan Pellegrini, componenti della rosa che, in modi e momenti diversi, hanno passato periodi di difficoltà, uniti però ora nell’intento di riportare la Roma in una Champions League che non la vede dalla stagione 2018/19.