Friedkin lontani, le Seychelles chiamano: a Roma solo dopo il Bologna

Ancora una volta lontani da Roma i Friedkin, che si sono imbarcati per raggiungere le Seychelles: i proprietari americani saranno nella capitale verosimilmente dopo il match contro il Bologna

Redazione Solo la Roma
3 min di lettura

Poche ore separano la Roma alla sfida di Europa League contro L’Union Saint Gilloise, importante non solo per una classifica della competizione che vede i giallorossi a 4 punti dopo tre partite. Trattasi della prima prova dell’esame da dentro o fuori che Juric dovrà sostenere per tenersi stretto la panchina, con il secondo atto di tale test che andrà in scena domenica pomeriggio contro il Bologna. Dopo ci sarà la sosta, il periodo perfetto per eventuali cambiamenti, necessari nel caso in cui non dovessero arrivare risultati e prestazioni in queste due partite.

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Contrariamente a quanto si pensava, i Friedkin son saranno al fianco della squadra in questo momento delicato. Il loro rientro a Roma slitta nuovamente, alimentando le polemiche su una proprietà troppo assente per gli standard italiani. Dan e Ryan non saranno nella capitale per la gara contro il Bologna, e giungeranno verosimilmente a sosta cominciata, per prendere eventuali decisioni drastiche. Tutto perché, dopo una settimana passata tra Parigi, Creta e Tanzania per affari, gli americani sono ripartiti per le Seychelles.

Manovre da remoto

Un’entità ormai mistica quella dei Friedkin, che appaiono come fantasmi nella capitale, all’improvviso, per pochissimo tempo, per poi dileguarsi nuovamente nella notte. Nessuno li vede e, soprattutto, nessuno li sente, visto che, al di là del comunicato ufficiale con cui spiegavano le ragioni dell’esonero di De Rossi, non si sono mai presentati ai microfoni delle televisioni, anche solo per spiegare il marasma che si sta consumando a Trigoria da mesi a questa parte. Tutto ciò che abbiamo di loro sono manovre da remoto.

È notizia fresca che, dopo l’arrivo a Roma di Mark Sartori come “Director of Performance”, la proprietà abbia assunto Tim Coates come nuovo mental coach della squadra, per aiutare i giocatori anche dal punto di vista psicologico in un momento in cui, per molti di loro, sostenere il peso dei fischi o dei risultati scadenti non è facile. A ciò si dovrebbe aggiungere presto la scelta del nuovo CEO, e dunque i Friedkin qualcosa stanno facendo, anche se tale lontananza e distacco continua a non piacere all’ambiente. Non resta che vedere cosa succederà con Union SG e Bologna, in attesa poi di nuove decisioni.

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