Gioia sì, Joya no. Questo il riassunto più scarno possibile della serata vissuta dalla Roma all’Olimpico. Vittoria convincente (4-1) contro una Sampdoria che, a onor di cronaca, non ha mai opposto una vera e propria resistenza, vista la priorità di un campionato anche per essa non felice fin qui. Quarti di Coppa Italia conquistati e qualche buona notizia sparsa, come il ritorno al gol di Baldanzi e Shomurodov ed un Dovbyk finalmente sbloccatosi dal torpore che lo avvolgeva ormai da un mese e mezzo.
Come detto però, anche un Paulo Dybala rimasto in panchina per tutti i 90′, come in realtà da programma. Così Ranieri al termine del match sull’argentino: “Io punto sempre su di lui, è un giocatore importante che quando sta bene fa la differenza. I giocatori di qualità mi sono sempre piaciuti. C’è una Roma con Dybala e una senza, l’ho sempre detto. Va gestito perché non può fare tre partite di fila. Prima della gara gli ho detto che speravo di non doverlo mandare in campo”. Contro il Parma dunque tornerà titolare, in barba alle questioni contrattuali.
Ciò non vuol dire dormire sonni tranquilli, Con Ghisolfi che apre alla cessione ma fa anche chiarezza sull’argomento parlando a SportMediaset: “Questo è l’inizio del mercato e delle indiscrezioni, conosciamo l’importanza del giocatore e il suo amore per la Roma. Se dovesse arrivare qualcosa per Dybala ascolteremo, ma lui è molto importante per noi. Per il momento non c’è stato alcun contatto con un altro club”. Certo, il Galatasaray non avrà ancora parlato con i giallorossi, ma l’offerta alla Joya sì che è arrivata.
Palla a Dybala
E che offerta aggiungiamo: si parla di un triennale da 10 milioni all’anno, cifra superiore rispetto a quella garantita dai capitolini, che torna a far vacillare l’argentino dopo il rifiuto all’Arabia di quest’estate. Palla interamente nelle mani di Dybala, con lo stesso Ranieri che ha ribadito come abbia voglia di puntare ancora su di lui, ma solo se convinto di voler rimanere. Galatasaray che vorrebbe poi avere il giocatore gratis dalla Roma, ma trovare un accordo su un indennizzo minimo non dovrebbe comunque essere un ostacolo insormontabile.