La sicurezza degli eventi sportivi resta un tema decisamente attuale ancora al giorno d’oggi. All’evento organizzato dall’Associazione Delegati alla Sicurezza al Mancini Park Hotel era presente anche il Questore di Roma, Roberto Massucci, che a margine della manifestazione si è espresso a calciomercato.it, prendendo in considerazione anche quello che è stato il derby della Capitale.
Queste le sue parole riportate: “La prova di maturità dei tifosi direi che non è stata superata. È andato tutto bene solo grazie a un grande impegno delle forze dell’ordine, ma è il nostro mestiere. Penso sia giusto giocare quando l’organizzatore decide e non decidono le autorità di sicurezza. Le tifoserie non hanno mostrato alcuna maturità in questa occasione e si prenderanno le loro conseguenze. Le valutazioni sulle misure di sicurezza e le decisioni da prendere devono essere sempre fatte su casi specifici, ma in linea di principio gli eventi si devono giocare nella loro sede naturale e con le modalità stabilite da chi organizza”.
Massucci: “Ciò che accade per strada è figlio di quello che succede negli stadi”
Sulla gara con l’Eintracht Francoforte: “Una partita internazionale con protagonista una tifoseria che altrove ha creato dei problemi. La grande scommessa messa in campo in una logica di insieme è stata quella di andare ad incidere sulla politica di ticketing, un largo anticipo, un’adeguata informazione ai tifosi e un coinvolgimento delle società, una pianificazione dettagliata della società. Così la partita si è svolta in assoluta serenità, raggiungendo l’obiettivo della sicurezza ma anche della partecipazione dei tifosi stessi protagonisti. Ma devo dire che anche i tifosi tedeschi hanno seguito alla lettera le indicazioni fornite dalle Autorità, partecipando alla città come turisti. Il grande successo è stato percepire dai miei collaboratori una gestione serena”.
Massucci ha concluso esprimendosi riguardo il pensiero di Gravina sul debellamento della violenza negli stadi: “Non sono assolutamente d’accordo. Quello che succede per le strade è figlio di quello che accade all’interno degli stadi. C’è una deriva di illegalità all’interno degli stadi, la problematica non è affatto debellata e c’è da lavorarci con la logica del lavorare insieme. Nessuno si deve schierare. Ho visto che in Sud ci sono almeno 2000 persone in più di quelle che ci devono stare.