Inter-Roma, Stramaccioni: “Non me l’aspettavo. Vanno dati meriti al mister e al suo staff”

Claudio Ranieri trionfa a Milano con un piano tattico studiato nei minimi dettagli. L’intervista di Stramaccioni a Radio Romanista ne celebra le intuizioni più audaci. Riflettori anche su Celik, pedina fondamentale, e su un episodio VAR che continua a far discutere

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La Roma prosegue la preparazione in vista del prossimo impegno di Serie A, previsto per domenica 4 maggio 2025 allo Stadio Olimpico contro la Fiorentina. Una sfida cruciale per tenere viva la speranza di un piazzamento europeo, con l’obiettivo di dare continuità all’ottima prestazione dell’ultimo turno.

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Nella giornata di domenica 27 aprile, i giallorossi hanno infatti conquistato una vittoria importantissima a San Siro, battendo l’Inter per 0-1 grazie a una prestazione di grande solidità e determinazione. Un successo che ha restituito entusiasmo all’ambiente romanista e che, a quattro giornate dalla fine del campionato, mantiene aperta la corsa alla Champions League.

A commentare l’impresa dei giallorossi è stato Andrea Stramaccioni, ex allenatore e attuale voce tecnica di DAZN, che ha rilasciato una lunga intervista a Radio Romanista.

Stramaccioni: “Tanta roba, soprattutto Soulé. E non me l’aspettavo”. Poi su Ndicka…

Sono tanti i temi emersi nel corso di questa intervista, a non mancare sono stati senza ombra di dubbio i meritati complimenti a Claudio Ranieri per il lavoro svolto e le decisioni tattiche adottate.

Il clamoroso successo per 0-1 a Milano contro l’Inter ha lasciato tutti increduli, rendendo inevitabili gli elogi al tecnico: “Non me l’aspettavo. Vanno dati meriti al mister e al suo staff, lui lavora con persone che lo aiutano tantissimo nelle analisi. In un momento così, ha fatto una cosa mai fatta da lui: dopo il derby gli avevo chiesto della seconda punta e del baricentro più alto, lui aveva risposto di essere frenato dai cambi mancanti in caso di coppia offensiva. Invece ha schierato Dovbyk e Shomurodov insieme. E la grandissima mossa è Soulé da quinto. La mossa del coraggio. Quella è la fascia su cui l’Inter costruisce di più”. Poi aggiunge, sottolineando l’impatto del talento argentino: “Tanta roba, soprattutto Soulé. E non me l’aspettavo“.

Un altro punto evidenziato nell’intervista riguarda un giocatore che secondo Stramaccioni è spesso sottovalutato, ma fondamentale nel sistema di Ranieri: “Una delle chiavi tattiche di Ranieri, Celik! Un altro capolavoro del mister: è quella classica situazione in cui un terzino da braccetto di destra è spettacolare. Il merito è tutto di Ranieri, ha lavorato su di lui in quella posizione”.

Bisseck-Ndicka: il contatto che fa discutere

Infine, spazio all’episodio che ha acceso il post-partita: il contatto tra Bisseck e Ndicka, giudicato da molti controverso: “Per me, quel contatto è un contatto su cui può esserci rigore. Ndicka abbraccia Bisseck, Bisseck non lo ristrattona. Ma è un’opinione mia. Dico tante cose sbagliate ogni giorno!”

Ha poi concluso il discorso: “Si tratta di un episodio come tanti altri. Ho semplicemente detto che Ndicka si è preso un rischio. Aggiungo anche che nel post-partita la direzione arbitrale non ci ha dato l’audio del Var, magari per ‘proteggere’ la situazione. Ci può stare”.

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