Oggi è il grande giorno di Lazio-Roma. A poche ore dal calcio d’inizio della partita (ore 20:45), il tecnico dei biancocelesti Marco Baroni ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Dazn: “È una squadra compatta e solida. Nelle ultime quindici partite sono primi in classifica sopra l’Inter con miglior attacco e difesa. Ma queste sono gare che si vivono anche sull’episodio che dobbiamo portare dalla nostra parte, giocando con grande aggressività e determinazione. E poi la cosa più importante: andare pallone su pallone, ogni metro quadro, ogni giocata, ogni filo d’erba. Noi dobbiamo esserci“.
Su come vive il derby: “Io vivo il derby con grande pressione, ma le sensazioni sono comunque bellissime, sono quelle che vivo andando fuori in città , dai bambini al resto della gente. Questa partita la aspettano per un anno, per poi magari portare la soddisfazione della vittoria nella loro vita privata. Sento questo e provo a trasmetterlo alla mia squadra anche se non ci sarà bisogno“.
Sui complimenti di Ranieri in conferenza stampa: “Lo ringrazio e li faccio anche io a lui, abbiamo visto il percorso che ha fatto. Il ‘mister’, lo chiamo ancora così perché è stato il mio allenatore (ride, ndr.), non è una sorpresa. Ha fatto qualcosa di straordinario e io ho avuto anche la fortuna di viverlo per qualche mese a Napoli prima di andare via. È stato bravissimo: ha avuto una carriera meravigliosa e una serie di partite pazzesche adesso con la Roma“.
Sulle possibili scelte di formazione: “Castellanos sta bene e sta rientrando. Sto cercando di alleggerirlo perché deve andare sul campo sparando tutto quello che ha per i minuti che ha, senza pensare all’infortunio. Deve ritrovare la sua prestazione nella semplicità , nelle sue qualità , nella ferocia e nelle gioia. In porta non c’è una sfida tra Mandas e Provedel. Se potessi li metterei entrambi in porta così siamo anche avvantaggiati (ride, ndr.). Mandas ha fatto un percorso ed è sempre stato presente, attento nel lavoro, partecipativo, a disposizione della squadra, come lo è adesso Provedel in queste partite che non ha giocato. In questo momento c’è una sola squadra e tutti sono titolari. È il momento storico del percorso, la parte finale del campionato, dove tutti devono sentirsi titolari ed essere pronti“.