Una ricca domenica di Serie A quella che stiamo vivendo, dopo la gioia in apertura di weekend per una Roma vincente all’Olimpico con il Genoa. Alle 12:30 hanno aperto le danze Fiorentina e Torino, dividendosi la posta in palio, mentre nel pomeriggio pari in Parma-Venezia e Cagliari di rimonta sul Lecce. Il tutto per arrivare ad orario aperitivo, gentilmente offerto da una Lazio sugli scudi, che non fallisce l’appuntamento con la vittoria contro un Verona che ha lasciato campo libero all’avversario.
Un secco 0-3 che ha visto i biancocelesti legittimare il risultato finale, con gli scaligeri nervosi e protagonisti di numerosi errori che sono risultati fatali. Bastano 2 minuti alla squadra di Baroni per sbloccare il risultato: corner di Zaccagni e colpo di testa vincente di Gigot che non lascia scampo a Montipò, e mette la gara subito in discesa. Appena due giri di orologio più tardi la grande occasione per il Verona per pareggiare, con Tengstedt che, a tu per tu con Provedel, si fa ipnotizzare dal portiere friulano.
Al 21′ il raddoppio della Lazio: contropiede dopo una punizione in favore dei veneti, con Dia che riceve da Guendouzi, salta Tchatchoua e fulmina il portiere. Sul colpo di testa di Serdar che pizzica la traversa, a fine primo tempo, di spengono le speranze di rimonta del Verona, che nella ripresa subisce lo 0-3 di un Zaccagni trascinatore e perde anche Duda, che si fa scioccamente espellere. Prima gioia nel 2025 per i biancocelesti dopo la sconfitta nel derby e il pareggio col Como, per una classifica che dice 4° posto a +2 sulla Juventus, mentre la banda di Zanetti scivola al terz’ultimo posto.
Dall’Inter a Como-Udinese
Archiviata anche la sfida tra Lazio e Verona, mancano solo due appuntamenti all’appello. Il primo vedrà l’Inter scendere in campo sta sera a San Siro contro l’Empoli, per tornare a -3 dal Napoli con anche la sfida con la Fiorentina da recuperare. Domani invece spazio ad un Como-Udinese molto importante: i lariani si trovano a pari punti proprio con gli scaligeri al terz’ultimo posto, mentre i friulani sono più tranquilli a centro classifica, con ben 7 lunghezze di vantaggio sulla retrocessione.