In un intenso rush finale di campionato, è un Roma che non ha troppa voglia di rimuginare su ciò che è accaduto, con Ranieri e squadra già in campo oggi con il Verona in testa. Quello di ieri però un derby che impone riflessioni, per un gruppo con doti sia tecniche che morali, ma incapace di fare quel salto di qualità per imporsi nei big match e concretizzare il sogno Champions League. Le gare contro Juventus e Lazio lasciano quella sensazione di non averci provato fino in fondo, ed è ciò che più dispiace.
Un derby caratterizzato da scontri tra tifoserie, come ormai spesso accade nella stracittadina della capitale, e a commentare l’accaduto, dalla Sala Giunta, anche Giovanni Malagò, presidente uscente del CONI: “Leggo di 1500 poliziotti impiegati e 13 feriti. Totale vicinanza al corpo della Polizia. Un quadrante della città ostaggio di queste persone. Ho letto i dati post scontri e sembrava un bollettino di guerra, è assurdo. Dopo tutto quello che si cerca di fare per i valori della sport”.
Fatti che sicuramente non danno una bella immagine della capitale e sul quale c’è ancora molto da fare, per evitarne di simili in futuro. Non l’unico argomento però su cui Malagò è stato incalzato. Dopo la sua lunga carriera di Presidente del CONI, c’è chi ipotizza un futuro in giallorosso, ma è lui stesso a smentire: “Io CEO della Roma? È una bella fantasia, ne ho lette diverse e questa non è male”. La domanda lo avrà anche fatto sorridere, ma quello dell’organigramma futuro del club capitolino è un rebus sul quale c’è veramente poco da ridere.
Il nuovo allenatore, Ranieri e il CEO
Tanto cambierà nella Roma, e questo è risaputo, ma di certezze al momento ce ne sono davvero poche. Una di queste è che Ranieri non sarà il tecnico anche nella prossima stagione, passando al ruolo di Senior Advisor con compiti di consigliere ancora tutti da capire nei tempi, modi e argomenti. C’è dunque da scegliere un nuovo allenatore, una questione che ormai sta uscendo fin fuori dalle orecchie dei tifosi giallorossi, oltre ad un CEO che manca dalle dimissioni di Lina Souloukou, arrivate ormai a fine settembre 2024. Tanto lavoro da fare ed una notevole dose di confusione al momento.