La stagione sembrava compromessa, ma la cura Ranieri ha ribaltato ogni previsione. Ora la Roma è ufficialmente rientrata nella corsa a un posto in Europa. Difficile pensare alla Champions League, ma l’Europa League è un obiettivo che torna a sembrare possibile, anche se il cammino è ancora tutto in salita. La lotta è serrata, con diverse squadre raccolte in pochi punti e un calendario non semplice per nessuno.
Gli incastri delle coppe
Ma non tutto dipende solo dalla classifica. Occhi puntati anche su Coppa Italia e Conference League, che possono ridisegnare la griglia europea. A partire dal Milan, attualmente nono in campionato ma qualificato per la finale di Coppa Italia contro il Bologna. Se la squadra di Conceicao dovesse alzare il trofeo ma chiudere il campionato fuori dalle prime sei, si garantirebbe l’accesso diretto all’Europa League, con un effetto domino importante: il sesto posto in Serie A non basterebbe più per l’EL, ma solo per la Conference (forse, perché c’è anche l’ipotesi che venga persa del tutto una posizione utile).
Lo scenario cambierebbe solo se il Milan riuscisse a risalire fino al quinto o sesto posto: in quel caso, la vittoria in coppa non altererebbe la ripartizione.
L’ipotesi Fiorentina
E poi c’è la Fiorentina, che nel frattempo sogna un trionfo europeo. I viola sono in semifinale di Conference League, e se riuscissero a vincere il trofeo, volerebbero direttamente in Europa League a prescindere dalla posizione finale in Serie A. Ma a differenza del Milan, il successo europeo della Fiorentina non toglierebbe un posto alle italiane in campionato.
Insomma, la combinazione perfetta per la Roma sarebbe: Milan fuori dalla Coppa Italia o comunque tra le prime sei, mentre il percorso della Fiorentina in Conference League non complica la distribuzione UEFA. Così, la corsa all’Europa League rimarrebbe aperta anche per chi oggi insegue da vicino, come i giallorossi.