Tanti, troppi gli errori commessi dalla proprietà in questo 2024 che volge al termine, con una strada che, forse, ha finalmente preso una direzione logica. L’esperienza di Ranieri non solo per l’immediato, con la Roma che, tra alti e bassi, sta finalmente onorando la maglia e provando a risalire la classifica (vedi il 5-0 sul Parma), ma anche per il futuro, quando il tecnico di Testaccio passerà dall’altro lato della scrivania per aiutare a riordinare il club dall’interno. La prima scelta che dovrà fare sarà il suo successore sulla panchina giallorossa.
Sir Claudio non ha nascosto che questo è un tema già messo sul tavolo assieme alla dirigenza, per cominciare da ora a gettare le basi per la prossima stagione. Un nuovo indizio arriva direttamente dal questo pomeriggio domenicale: a vedere oggi Roma-Parma c’era Vincenzo Montella, ex attaccante della Magica accostato ai capitolini qualche settimana fa dopo l’esonero di Juric. Negli scorsi giorni il Ds Ghisolfi aveva dichiarato che il prossimo allenatore avrebbe dovuto conoscere bene la Serie A, e l’Aereoplanino torna dunque ad essere un candidato attendibile per l’anno prossimo.
Da Allegri e Ancelotti a Mancini
La Federcalcio turca non voleva assolutamente prendere in considerazione l’addio di Montella da Ct della Nazionale, facendo naufragare qualsiasi discorso, e sarà dunque da verificare se la prossima estate, ad un anno dal Mondiale 2026, sarà cambiato qualcosa in tal senso. I sogni dei tifosi giallorossi però sono due, e portano direttamente ad allenatore di un blasone tale da richiedere un progetto ed un esborso economico notevole.
Massimiliano Allegri è libero dopo aver chiuso la sua avventura alla Juventus dopo aver vinto la Coppa Italia dell’anno scorso, ed è probabile che voglia lanciarsi in una nuova sfida dopo un anno sabbatico. Roma e Milan sono due opzioni per lui da tenere in considerazione. E poi c’è Ancelotti, che vanta un contratto con il Real Madrid fino al 2026 ma che potrebbe anche cambiare aria nel caso non dovessero arrivare trofei in questa stagione. Sullo sfondo, più isolato, rimane anche Roberto Mancini, anch’esso accostato ai giallorossi per il post Juric ma non la prima scelta, dopo essersi perso nell’avventura da Ct dell’Arabia Saudita.