Non è solo un luogo dove si gioca a calcio. Lo stadio, oggi, è molto di più: un’icona della città, uno specchio della società, un’architettura che racconta passioni e identità collettive. A Roma, dal 30 maggio al 26 ottobre 2025, il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo dedica per la prima volta una grande mostra a questa affascinante tipologia architettonica: “Stadi. Architettura e mito.”
Attraverso un ricco percorso espositivo, il museo accompagna il pubblico alla scoperta della storia, dell’evoluzione e del significato culturale degli stadi, dalle origini antiche fino alle più moderne architetture del nostro tempo. Una narrazione che intreccia sport, urbanistica, arte e società, offrendo un punto di vista nuovo su queste monumentali strutture che fanno parte dell’immaginario collettivo di intere generazioni.
Un viaggio tra architettura, storia e passione collettiva
La mostra, curata da Manuel Orazi, Fabio Salomoni e Moira Valeri, e promossa dal Dipartimento di Architettura e Design contemporaneo del MAXXI, diretto da Lorenza Baroncelli, propone un’interpretazione ampia e trasversale dello stadio: non solo luogo sportivo, ma teatro della vita urbana.
Come spiega Emanuela Bruni, presidente della Fondazione MAXXI:
Occuparsi di stadi oggi non significa solo esplorare il legame tra sport e architettura, ma riflettere su trasformazioni sociali, innovazioni artistiche e dinamiche culturali. Gli stadi raccontano la città, i suoi cambiamenti, i suoi sogni.
Dal Panathinaiko di Atene all’Allianz Arena: secoli di storia
Il percorso espositivo guida il visitatore attraverso un vero e proprio viaggio nel tempo: si parte dagli antichi stadi greci, come il Panathinaiko di Atene, e dal Colosseo romano – vere e proprie arene pubbliche – fino ad arrivare ai più iconici impianti contemporanei, come l’Allianz Arena di Monaco progettata da Herzog & de Meuron.
In mostra, modelli, disegni, fotografie e video raccontano la metamorfosi degli stadi: da semplici spazi per la competizione sportiva a luoghi multifunzionali capaci di ospitare concerti, eventi religiosi, spettacoli e momenti di forte impatto sociale.
Gli stadi italiani: simboli di città e immaginari
Ampio spazio è dedicato agli stadi italiani, dalle grandi icone come San Siro a Milano, lo Stadio Olimpico di Roma e il San Paolo – Diego Armando Maradona di Napoli, fino alle architetture più recenti e alle tante realtà di provincia, che raccontano un’Italia calcistica popolare e autentica.
Non mancano riferimenti agli eventi storici che hanno segnato queste arene: dalla prima radiocronaca sportiva italiana nel 1928, ai memorabili concerti, fino alle immagini di Italia ’90 – un’epoca che ha lasciato un segno profondo nella cultura sportiva e architettonica del nostro Paese.
Arte, design e visioni future
Accanto ai grandi nomi dell’architettura, la mostra presenta anche il contributo dell’arte contemporanea: opere di Tato, Luigi Ghirri, Henri Cartier-Bresson, Olivo Barbieri, video installazioni come San Siro (The roots of violence) di Yuri Ancarani, e fotografie evocative che restituiscono la ritualità della folla e l’emozione che ogni stadio porta con sé.
Lo sguardo si apre poi verso il futuro: i progetti di nuova generazione mettono al centro il pubblico e l’esperienza del tifoso, con soluzioni innovative – tetti e campi retrattili, impianti a basso impatto ambientale, spazi multifunzionali – che trasformano lo stadio in un luogo vivo tutto l’anno.
Eventi e incontri per raccontare il mito degli stadi
La mostra è arricchita da un fitto programma di eventi: incontri con architetti, storici e protagonisti del mondo sportivo (tra cui Vincent Candela e Pierluigi Collina), proiezioni di film a tema come Crazy for Football di Volfango De Biasi o Il Campione di Leonardo D’Agostini, e lezioni d’autore che esploreranno la storia e il futuro degli stadi.
“Stadi. Architettura e mito” è più di una mostra: è un invito a riflettere sul ruolo che queste strutture svolgono nelle nostre città e nelle nostre vite. Perché ogni stadio, in fondo, non è solo cemento e acciaio, ma un grande racconto collettivo fatto di passione, memoria e futuro.