Nico Williams spiazza il Barcellona: rinnovo-monstre con l’Athletic Bilbao fino al 2035

Colpo di scena: Nico Williams gela il Barcellona, rinnovo da record con l’Athletic Bilbao fino al 2035. Una scelta dettata dal cuore, ma anche dai dubbi sulla stabilità economica del club blaugrana.

Fabio Maffettone
5 min di lettura

Quello che doveva essere uno dei colpi più attesi del calciomercato internazionale si è trasformato in un coup de théâtre che profuma di fedeltà e identità. Cala il sipario sulla telenovela Nico Williams: il promesso sposo del Barcellona dice no ai catalani e giura amore all’Athletic Bilbao, firmando un accordo che lo legherà al club basco fino al 2035. Uno dei rinnovi più lunghi mai siglati. Una durata rara, simbolica, che sfida le logiche del calcio moderno.

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La stella spagnola ha deciso di restare dov’è cresciuto, rinunciando all’idea di comporre con Lamine Yamal la coppia dei “gemelli del gol” al Camp Nou. I due continueranno a incantare insieme soltanto con la maglia Roja. Alla base della scelta, il cuore. Ma anche valutazioni lucide su un contesto finanziario, quello dei blaugrana, poco rassicurante.

Nico Williams, il rinnovo con l’Athletic

Sfuma definitivamente quello che sembrava un matrimonio già scritto. Il Barcellona, più volte pronto a versare la clausola di 58 milioni di euro, deve incassare un rifiuto che brucia. Nico Williams resta a casa, al fianco del fratello Iñaki, capitano dell’Athletic, il club che lo ha formato e lanciato nel grande calcio nell’aprile 2021.

Il club basco ha ufficializzato il rinnovo: il precedente accordo – in scadenza nel 2027 – è stato esteso fino al 2035, consolidando il legame tra giocatore e società per un altro decennio. Inoltre, la clausola rescissoria è stata aumentata del 50%, portando il valore complessivo del cartellino a circa 95-100 milioni di euro. Tradotto: Nico non si tocca, se non a peso d’oro. Un gesto forte, che blinda uno dei talenti più cristallini del calcio europeo.

Nel frattempo, lui ha già inciso il suo nome nella storia recente: 167 presenze31 gol30 assist con i Leones, mentre con la Furia Roja si è già laureato Campione d’Europa e ricevuto il premio di MVP nella finale di Euro 2024. Eppure, ci sono ancora tante pagine da scrivere. Il romanzo di Nico a Bilbao è appena al terzo capitolo.

I motivi del rifiuto al Barcellona

Quando si tratta di prendere decisioni, per me ciò che conta di più è il cuore“. Il cuore ha parlato, sì. Ma anche la ragione ha avuto il suo peso. Dietro le ragioni del no al Barça, c’è l’affetto per l’Athletic, ma anche la lucidità di chi sa guardare oltre al fascino dei blaugrana. La realtà dei catalani racconta una situazione economica fragile, fatta di conti che non tornano e una stabilità appesa a un filo.

L’entourage del giocatore, con l’agente Félix Tainta in prima linea, ha preferito non fidarsi. I precedenti inquietano ancora: Dani Olmo e Pau Víctor, tesserati solo nel corso della scorsa stagione e fino al 31 dicembre, sono stati vittime delle maglie strette del Fair Play Finanziario. La regolarizzazione della loro posizione è arrivata solo a gennaio, grazie all’intervento straordinario del CSD, il braccio operativo del Ministero dello Sport spagnolo.

Non è tutto. L’Athletic stesso ha voluto vederci chiaro, chiedendo un incontro con Javier Tebas, presidente della Liga, per verificare le reali possibilità del Barça di coprire la clausola. Le rassicurazioni sono arrivate, certo. Ma nel calcio – come nella vita – spesso ciò che conta non è ciò che si dice, ma ciò che si percepisce. E l’instabilità, per chi ha le radici salde, è un campanello d’allarme.

In un calcio dove il tempo è breve e le promesse leggere, Nico ha firmato un patto profondo. Ha scelto la casa che conosce, i volti che riconosce, e un progetto che sente suo. E mentre gli Azulgrana dovranno guardare altrove, i Rojiblancos potranno continuare a sognare. A modo loro. Con il loro uomo.

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Laureato in Economia Aziendale, diplomato in Giornalismo Sportivo. Sono cresciuto sognando di raccontare il calcio e il tennis. Scrivere di sport non è solo una passione: è il mio modo di vivere. Raccontarlo con lucidità e sentimento è la mia missione. Ogni atleta ha una storia che merita di essere raccontata. Io voglio essere quella voce.
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