Occhi puntati sul Do Dragao, dove la Roma è pronta tra poco a scendere sul rettangolo verde nella gara d’andata del play-off di Europa League. Di fronte un Porto non nella sua versione migliore, in cerca della propria nuova dimensione dopo la fine dell’era Conceicao, ma comunque con frecce al proprio arco e temibile di fronte al suo caldissimo pubblico. Di pari passo però alcuni rimpianti extra campo da registrare per i giallorossi: da colpo Paixao sfumato ad un Kayode andato al Brentford, fino a Giovanni Sartori per la dirigenza.
Il nome dell’esperto direttore sportivo era sul taccuino dei Friedkin da tempo per il post Ghisolfi, uno dei profili preferiti da aggiungere al nuovo asset che vedrà anche Ranieri alla fine della stagione corrente. Dopo alcuni giorni di grande fiducia, le possibilità di vederlo presto nella capitale sono scemate pian piano, fino alla notizia di pochi minuti fa: è ufficiale il rinnovo di Sartori col Bologna fino al 2027. L’ex Atalanta si lega dunque ancora ai felsinei, che si coccolano uno dei responsabili dell’area tecnica più capaci d’Europa.
Ghisolfi resta in bilico
La certezza dunque di una notizia che era già nell’aria da tempo, un peccato vista l’esperienza e la bravura che contraddistingue un dirigente che alla Roma farebbe davvero comodo. Ciò non vuol dire che la posizione di Ghisolfi non rimanga in bilico: il lavoro fin qui svolto dal francese, in quasi un anno di permanenza, non ha di certo soddisfatto, con un mercato estivo esoso ma poco redditizio fin qui, che ha inevitabilmente condizionato anche quello di gennaio, molto meno appariscente.
Senza più Sartori come opzione percorribile, nel caso in cui i Friedkin decidessero effettivamente per un nuovo cambio, bisognerà guardare altrove, verso profili come quello di Sean Sogliano, anch’esso sondato tra dicembre e gennaio. Ciò che è certo è che la Roma del futuro presenta ancora tantissimi punti di domanda, che vanno ben oltre il campo: in estate la rosa sarà probabilmente rivoluzionata, Ranieri andrà dietro le quinte lasciando spazio ad un nuovo allenatore, ancora da individuare, ed anche Ghisolfi dovrà fare i conti con i suoi errori, sperando in una nuova chance.