È finita ufficialmente l’avventura di Leandro Paredes alla Roma. Il centrocampista argentino torna là dove tutto era cominciato: al Boca Juniors, il club che lo ha lanciato e che da mesi lo corteggiava apertamente. Una trattativa lunga, estenuante, a tratti logorante per società, giocatore e tifosi. Ma oggi è il giorno della parola fine. Anzi, del nuovo inizio.
Un addio scritto da mesi: perché il matrimonio era destinato a finire
Il destino di Paredes e della Roma sembrava segnato già da gennaio, quando un primo tentativo del Boca non andò a buon fine per divergenze tra il giocatore e il presidente Juan Roman Riquelme. Poi, in primavera, lo stallo: il club argentino ha temporeggiato per far scadere la clausola rescissoria e risparmiare un mese di stipendio, suscitando qualche malumore a Trigoria.
Nel frattempo, il rapporto con l’ambiente giallorosso si era incrinato. Paredes ha vissuto gli ultimi mesi con distacco, mai davvero integrato nel nuovo corso tecnico e sempre più deciso a tornare a casa. L’accordo finale è arrivato solo nei giorni scorsi: operazione chiusa a una cifra molto vicina ai 3,5 milioni di euro.
I retroscena dell’addio
Il passaggio di consegne è stato rapido e silenzioso. Martedì Paredes è rientrato a Roma, ha chiuso con la moglie Camila la casa a Casal Palocco, poi si è recato di nascosto a Trigoria per svuotare l’armadietto e sistemare le ultime pratiche burocratiche. Nessun post, nessun saluto. Almeno per ora.
Poi il volo per Buenos Aires, dove ieri è stato accolto da una folla di tifosi e dai dirigenti del Boca. Visite mediche in tempi record, firma sul contratto triennale e appuntamento fissato per oggi: sarà il giorno della presentazione ufficiale.
Alle ore 18 locali (le 23 italiane), la Bombonera aprirà le porte per accogliere Paredes come un eroe di ritorno. Ingresso gratuito, atmosfera da finale, festa in grande stile. Il portale Olé promette “spettacolo e lacrime”: il classe ’94 tornerà a indossare quella maglia che ha sempre amato, davanti a migliaia di tifosi in delirio.
