È solo il primo mese di un 2025 che si preannuncia lungo e faticoso, nel quale la Roma è chiamata a grossi cambiamenti, ma questo gennaio ha tutta l’aria di valere per sei, vista l’importanza delle tante questioni in ballo. La più pressante è sicuramente l’insidiosa trasferta di Bologna, che arriva dopo la sbornia del derby vinto ed ugualmente fondamentale per una classifica che dice ancora 10° posto a -12 dal piazzamento Champions. C’è poi il girone di Europa League da completare con la qualificazione al prossimo turno ed un mercato che deve necessariamente portare nuovi innesti, come dichiarato da Ranieri stesso.
C’è poi la Roma che verrà, e le ultime settimane hanno dato indicazioni a riguardo. Sono tanti i leader in ballo, il cui futuro è ancora tutto da scrivere, e le cui voci su una permanenza o meno nella capitale, tanto nell’immediato quanto a lungo termine, cambiano giorno dopo giorno, in base ad una prestazione più o meno buona in campo o ad una parola di Ranieri o del loro entourage. Da Pellegrini e Cristante fino ai vari Dybala, Paredes e Hummels, i prossimi mesi saranno decisivi per capire su chi il club potrà contare e quanto grande dovrà essere la portata della rivoluzione estiva giallorossa.
Speranza Pellegrini, Cristante nel dimenticatoio
Partiamo dunque dai veterani della squadra, i più longevi in maglia giallorossa ma anche i più in difficoltà e criticati dalla tifoseria in questa stagione. Per quanto riguarda il capitano, è doveroso partire dalle recenti parole di Ranieri al Corriere dello Sport: “Pellegrini resta, sono sicuro di sì”. Una dichiarazione che si riferisce ovviamente alla possibilità che Lorenzo lasciasse la capitale durante questa sessione invernale di mercato, cosa a quanto pare da escludere. Gol e prestazione nel derby possono fare da trampolino di lancio per il proseguo dell’anno, nella speranza che non rimanga un fuoco di paglia come il Braga, ma i discorsi si spostano all’estate prossima.
Il contratto in scadenza nel 2026 porta la Roma a dover prendere una decisione prima della fine della stagione in corso, e i 4 milioni netti di guadagno, in rapporto al rendimento avuto fin qui, impongono delle riflessioni. C’è però Ranieri, oggi allenatore e domani dirigente, un uomo che, anche con la mossa a sorpresa nel derby, ha dimostrato di avere un rapporto con Pellegrini che va oltre l’aspetto professionale, che sa leggere negli occhi del ragazzo l’amore per questa maglia e la voglia di scendere in campo. E il capitano contro la Lazo ha risposto, eccome se ha risposto…
Le chances di vederlo a Roma anche nella prossima stagione risalgono, cosa che non si può dire di un Cristante finito nel dimenticatoio. L’infortunio alla caviglia, che sembra non avere rimedio, è solo la ciliegina su una prima parte di anno calcistico da buttare, con Koné, Paredes, Pisilli, e probabilmente un nuovo innesto, balzati davanti nelle gerarchie. 2,8 milioni netti fino al 2027 non sono oggettivamente giustificabili, e le strade di club e giocatore potrebbero separarsi dopo 7 anni in giallorosso.
Fiducia per Dybala, incognite Hummels e Paredes
Discorso rinnovo-addio che non riguarda solo Pellegrini e Cristante, ma si intensifica con riguardo ai giocatori che vedranno il proprio accordo con la Roma spirare il 30 giugno prossimo. Partiamo da un Dybala su cui ora aleggia fiducia, cosa paradossale se pensiamo all’ultimo mese. L’argentino è passato da sicuro partente a punto fermo della squadra, rinato tanto dal punto di vista mentale quanto fisico, visto minutaggio e rendimento nelle ultime gare. Né l’Arabia né la Turchia hanno persuaso la Joya a cambiare aria, e il raggiungimento delle presenze necessarie al rinnovo automatico si avvicina. Il clima sereno ritrovato potrà poi aprire i discorsi per un contratto nuovo di zecca.
Ci sono poi le incognite Hummels e Paredes, i due campioni del mondo che, dai margini del progetto Juric, sono diventati centrali con Ranieri, facendo fare un evidente salto di qualità alla squadra. Più chiara la situazione del centrale tedesco: in estate sarà nuovamente svincolato, e dovrà anzitutto decidere se appendere gli scarpini a chiodo o continuare a giocare. La Roma e Ranieri non hanno dubbi circa la volontà di mantenerlo all’ovile, e tutto ciò che possono fare e farlo sentire il più a casa possibile, per poter contare su di lui un altro anno.
Sicuramente più spinosa la situazione di Paredes: in questo caso l’opzione per il rinnovo fino al 2026 c’è, ma scatterà solo con il 50% della partite stagionali con l’argentino in campo e la qualificazione della squadra alla prossima Champions o Europa League. Condizioni non facilissime da raggiungere, specialmente la seconda, e al tutto va aggiunto il corteggiamento del Boca Juniors, club che non ha mai negato di voler riabbracciare, e dell’Al-Shabab, pronto a ricoprirlo d’oro. Ranieri sembra intenzionato ad allargare la sua opera di convincimento, per non privarsi di un metronomo indispensabile per la Roma.
Con Ranieri tutto è possibile
C’è tanto da fare insomma, per non perdere l’ossatura principale che compone la rosa giallorossa. Gli stessi El Shaarawy e Saelemaekers sono questioni su cui mettere mano, giocatori utili da non perdere, ma ciò che è certo è che Ranieri ha riportato serenità e fiducia utili a convincere i leader dello spogliatoio a sposare ancora il progetto Roma.