La partita con l’Udinese, alla vigilia, appariva come un vero e proprio spartiacque nella stagione della Roma. Già , perché dopo la debacle patita ad Alkmaar serviva dimostrare che gli errori commessi in passato sarebbero rimasti tali, che non si sarebbero più ripresentati nel presente. Detto e fatto, con i giallorossi che hanno messo in cascina 3 punti pesantissimi, ripartendo anche per quanto concerne la caccia al 7° posto. Sono tanti i fattori che possono far felici i tifosi e Claudio Ranieri, tra cui l’aver sfatato il tabù trasferta. Il successo lontano dalle mura amiche mancava, infatti, dallo scorso aprile, sempre contro i friulani e sempre con il medesimo risultato.
Ai capitolini era stata chiesta una risposta concreta in settimana e quest’ultima è arrivata, sotto ogni punto di vista. La Lupa ha concesso poco o nulla ai bianconeri, concedendo solo su palla inattiva a Lorenzo Lucca e riuscendo abilmente a non smontarsi nella ripresa. La Roma tira fuori gli artigli, la grinta ed il carattere e dimostra che la strada intrapresa in questo inizio di 2025 è quella giusta.
Roma, il racconto del match
Ranieri stupisce già a cominciare da inizio partita, con Tommaso Baldanzi schierato sulla trequarti al posto di Paulo Dybala e Devyne Rensch lanciato subito dal 1′ minuto. Scelte importanti, che ci danno l’idea di quanto il tecnico 73enne punti sulle coppe, in particolar modo l’Europa League. Ma rimanendo sulla trasferta al Bluenergy Stadium, la Roma disputa un primo tempo discreto, sfiorando anche lo 0-1 in più frangenti ma non riuscendo a superare il muro dell’Udinese. Gli spettri degli ultimi mesi sembrano ripresentarsi quando Lucca batte Svilar, dopo l’errore di Pellegrini.
Proprio il centravanti italiano verrà poi elogiato dallo stesso Ranieri a fine partita, un chiaro segnale di quanto i giallorossi lo stiano monitorando per rimpolpare l’attacco. Nella ripresa ci si aspetta una reazione da parte dei capitolini, che arriva puntuale grazie a qualche accorgimento tattico. Dentro Shomurodov per Celik, Baldanzi scala a quinto di centrocampo e con più pesantezza offensiva la Roma trova l’1-2 in poco meno di 20′ minuti, seppur grazie a due rigori.
A giovare del cambio modulo è Pellegrini, che abbassa il suo raggio di azione trovando il suo spazio in campo da mezzala e reagendo all’errore commesso nella prima frazione. Dovbyk segna, invece, la rete dell’1-2, salvando una prestazione fino a questo momento ai limiti della sufficienza. La Roma tiene botta nel finale e porta a casa il successo. La squadra dà quindi una risposta concreta e si rialza da subito, mettendo nel mirino le prime sette posizioni.
Roma, che impatto di Rensch: i cambi fanno la differenza
Passando ai singoli, invece, la Roma può sorridere per le prestazioni di diversi calciatori del suo scacchiere. Si comincia da Rensch, arrivato solo da qualche giorno ed impiegato subito da titolare. L’olandese ha messo in mostra tutte le sue qualità , quelle caratteristiche che hanno convinto la dirigenza a puntare su di lui. L’ex Ajax si è fatto vedere in zona offensiva, riuscendo a spingere anche sulla corsia destra con fluidità . Ottimi, però, anche i primi minuti della ripresa da terzo di difesa, senza particolari sbavature.
Pellegrini ha disputato una prova che può essere definita a due facce. Distratto ed impacciato nella prima frazione, decisivo e fondamentale per i compagni nella ripresa. Il Capitano deve ripartire proprio dai secondi 45′ minuti, nei quali ha ripagato la fiducia di Ranieri. Bene anche Gianluca Mancini nel ruolo di centrale difensivo a guidare il reparto, con l’italiano che non ha mai sofferto la fisicità e l’imperiosità di Lucca. Ciò che può soddisfare la Roma, però, è l’approccio dei subentrati. Seppur rimanga al passo d’addio, Eldor Shomurodov ha dato peso alla fase offensiva, mettendoci spirito e carattere. Stephan El Shaarawy, invece, si è dimostrato come sempre un fattore, poco importa del ruolo in campo.
Le note stonate si contano, invece, sulle dita di una mano. Zeki Celik ha dato prova nuovamente di non essere un’alternativa né per il pacchetto arretrato né per la corsia di destra. Con l’arrivo di Rensch, il turco dovrebbe essere relegato ad un ruolo molto marginale nello scacchiere di Ranieri. Delude le aspettative anche Tommaso Baldanzi, che si è mosso tanto su tutto il fronte offensivo senza mai trovare però il guizzo giusto. La Roma deve lasciarsi alle spalle questa fondamentale vittoria, per concentrarsi sulla gara con l’Eintracht Francoforte che sa tanto di prova di maturità . Un test da superare ad ogni costo.